venerdì 11 ottobre 2013

Incontri


Capita, a volte, di fare un incontro particolare. Penso che sia capitato pure a te, visto che mi leggi, e quindi sicuramente leggi libri, cioè romanzi, racconti o novelle, poesie e storie in mille forme diverse, che parlano di cose reali o solo immaginate dall’autore o dall’autrice. Pure se non leggi, poi, sicuramente ti sarà capitato con un brano musicale. Ecco, avrai riconosciuto, in quelle parole scritte, lette o cantate, una persona. Oppure l’avrai trovata per la prima volta, capita anche quello, ma una persona vera, non un semplice personaggio.
È facile dire che è solo frutto della fantasia, ma non è così semplice crederci. Non posso dire che se la si pensa, esiste, sarebbe troppo, è chiaro. Ma, se la si pensa e la si trasmette, da qualche parte viene, e ruba in parte l’anima di chi l’ha pensata. A volte poi vive in modo autonomo, e si stacca definitivamente dall’autore quando questi se ne va per sempre, e rimane dopo di lui, come rimane la sua discendenza.
Quando incontri Emma o Lucia, Cirano o un vecchio professore, questi ti riconoscono e tu riconosci loro, e da quel momento siete legati, come lo si è con le persone in carne  ed ossa, anche se in modo diverso.
A volte, poi, raramente però, la magia si trasferisce anche sullo schermo, ed allora un’attrice diventa Emma ed è esattamente come tu la conoscevi, la riconosci anche lì.
Altre volte, e capita spessissimo purtroppo, l’incantesimo si rompe, non è lei, o non è lui.

La cosa che mi colpisce è che io talvolta accetto i difetti e le meschinità in quelli che vivono nei testi che leggo, ma li rifiuto istintivamente nelle persone che vedo per strada o che incontro nelle varie occasioni della vita, anche se ovviamente non generalizzo.
Forse in questo io faccio capire che mi illudo di aver già classificato l’umanità, e di non aspettarmi più sorprese? Non lo so. A volte però ultimamente me lo chiedo.    


                                                            Silvano C.©


( La riproduzione è riservata. Ma non c'è nessun problema se si cita la fonte.  Grazie)

2 commenti:

  1. L'incantesimo si rompe, è vero, quando gli incontri dei libri si trasferiscono sullo schermo,io credo perchè ognuno di noi immagina aspetto e movenze ben precise di ogni personaggio, io ero rimasta delusa anche da Jo March personaggio delle Piccole Donne avendo visto ilf ilm dopo aver letto il libro, anche se il film era davvero ben fatto.
    M'illudo e mi sorprendo ogni giorno nel vedere la capacità degli scrittori di raccontarmi l'umanità ogni giorno nelle pagine di un libro, quell'umanità vera che incontro nella vita..

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    Risposte
    1. vedere nelle pagine di un libro apre mondi che le immagini limitano, chiudono, impediscono. è tutto più immediato, certo, forse meno faticoso, ma anche molto più superficiale. Silvano C.

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