lunedì 21 ottobre 2013

Flavor Residence 3

Inizia dalla prima parte, se non l'hai letta ancora. Qui invece trovi la seconda

(Epilogo - Profumo Di Mare, Quasiamodo, Auguste Lefou, Eva e Adamo, Gigliolo Unamico, Guardami e la figlia Innocentia, Mister Big, Lotte Hammer, Juan e Conception Juventud,  Eloise Fresnil Dupont ed Ernie Dupont, Fiona, ed infine Mitezza (Mit) ed io, Mathias Cuisiner, ci congediamo)


Ormai lavoro al Flavor da 18 anni, sono sempre più innamorato di Mit, ho due figli, maschi, di 12 e 15 anni. Al mio vecchio posto e col mio turno nella guardiola parafulmine adesso ci lavora Fiona, splendida trentenne lesbica che si diletta di arti marziali e che non ha problemi con l’orario sia perché anche la sua compagna è impegnata la notte (lavora nel locale notturno vicino al Sex Shop statale) sia perché, se c’è bisogno di usare le maniere forti, sa tenere testa alla maggioranza degli uomini che io conosco.
Quasiamodo si è pensionato da un paio di anni, e prima di andarsene ha offerto al personale ed a tutti gli ospiti, nel parco del residence, un rinfresco fantastico, con un servizio di catering impeccabile, un trio di musicisti argentini che ci ha fatto sognare con le sue musiche struggenti e con i pezzi di tango che due coppie di ballerini professionisti hanno eseguito per la gioia dei nostri occhi. Mi manca Quasiamodo, e anche se non abbiamo mai lavorato assieme avevo l’impressione di averlo accanto, nei momenti di bisogno.
Non ho più saputo poi che lavoro facesse Profumo Di Mare, so solo che un certo giorno è sparito ed ha lasciato il conto di due mesi da pagare ma nessuna traccia di dove fosse andato a finire. Negli stessi giorni pure Gigliolo ha lasciato il residence, portandosi dietro la sua fama equivoca ed un enorme, misterioso e pesantissimo baule.

Si, sono cambiate tante cose, in 18 anni, come è logico. Poco dopo aver sposato Mitezza, esattamente un anno dopo averle detto con un mazzo di fiori di campo che ha un bel culo ed essere stato assunto da Lotte in pianta stabile ci siamo trasferiti in uno degli appartamenti più belli del Flavor. Da quel momento tutto ha iniziato a girare velocemente. In breve Lotte mi ha praticamente lasciato la gestione di tutto, e la vedo ogni mese per una breve relazione sulla situazione. Il residence è stato rinnovato e in certe parti completamente ricostruito. Per un po’ siamo stati in balia delle varie imprese di costruzioni e degli artigiani, tra calcinacci e polvere, rumori e fastidi. Sembravamo terremotati. Mister Big, infastidito, ci ha lasciati esattamente in quel periodo, non prima di essersi esibito in uno spettacolo discutibile che poi racconterò. Guardami ha fatto venire a vivere con lei la figlia, che non sapevo avesse, vissuta sino a poco prima in un severo collegio di suore gesuite. Inutile dire che Innocentia, così si chiama la figlia, ha le stesse tendenze della madre, per la gioia di tutti i maschietti che le capitano a tiro.
Juan Juventud è tuttora in fase terminale, sempre assistito da decine di parenti che invecchiano lentamente, ma più velocemente di lui, e la figlia, Conception, ora è primario nel reparto geriatrico del nosocomio cittadino. Col padre ha accumulato un’esperienza assolutamente unica.
Adano ed Eva hanno avuto due figli, ma intendono averne molti altri.

Io non ho molto da fare a parte alcuni particolari momenti o quando ci sono problemi, e solitamente ho più tempo libero di un tempo. Mit è in guardiola parafulmine da quando smonta Fiona sino a mezzogiorno, e poi può dedicarsi ai figli o ai suoi interessi. Spesso esce e si fa lunghi giri in città; le piace camminare per tenersi in forma. 
Io invece sono impigrito. Scrivo bozze per un ipotetico e fantastico libro da quasi 5 anni, dove intendo raccontare storie reali o immaginarie delle persone che vivono nel residence, o che vi hanno vissuto da quando sono arrivato io. Ho lasciato perdere le velleità di mutamenti drastici nella mia vita, e mi ritengo fortunato di poter vivere dove sono nato, senza dovermi allontanare dai posti ai quali sono legato. Ho conseguito quel master, ma poi non ne ho fatto nulla. So che chi viaggia o ha viaggiato ha un’apertura mentale maggiore, ma non è una regola.
Mister Big, ad esempio, ha viaggiato in molti paesi, e talvolta vi ha preso residenza per periodi lunghi, ma mi sembra molto piccolo, e non solo per un fatto di statura.
Alla fine sono riuscito a scoprire cosa mi è successo quella notte quando mi ha chiesto aiuto. Lui ha preso possesso del mio corpo per usarlo in un’orgia con quattro modelle statunitensi. Big ha questo potere unico ed incredibile, di poter rubare i corpi altrui, diventare chi desidera per un tempo limitato ma sufficiente a soddisfare il suo unico interesse: il sesso. Da quando ho iniziato a capire, lui mi ha fatto paura. Non trovo nulla di sbagliato nell’interesse per il sesso, ma è sbagliato avere esclusivamente quell’interesse e piegare gli altri solo a questo suo desiderio, in modo meramente meccanico, come se si  collezionassero non solo monete ma corpi, posseduti senza poesia o coinvolgimento o anche solo rispetto per i sentimenti e le vite che non ci appartengono.
Si, Big lo è di nome, ma non di fatto, malgrado le sue capacità, sprecate.
Prima accennavo allo spettacolo che ha inscenato la sera prima di andarsene per sempre.
Ha preso il controllo del corpo di Eloise Fresnil Dupont, moglie del banchiere Ernie Dupont, col quale deve avere avuto in passato grossi motivi di discussione. Ha fatto in modo che si vestisse, poco,  da prostituta, e che poi girasse per tutto il residence tentando di sedurre ogni uomo che incontrava, suonando ai singoli appartamenti, mettendosi in mostra in modo penoso. Tutto questo è durato per almeno un paio di ore, e, prima che io potessi prendere provvedimenti seri, dopo essere venuto a conoscenza della situazione un po’ in ritardo, Eloise è rientrata nel suo alloggio, dove il marito dormiva ignaro di tutto. Quando, il mattino dopo, le ho chiesto spiegazioni, lei mi ha guardato senza capire, e solo spiegandole i fatti ha realizzato, prima è arrossita e poi impallidita.
I Dupont hanno lasciato il residence ancor prima che Mister Big mi consegnasse le chiavi del suo alloggio. E da allora non ho più rivisto nessuno di loro.

Auguste Lefou è un altro dei pochi inquilini che restano nel loro appartamento sin dai tempi del mio arrivo.  Il suo alloggio però è stato completamente ristrutturato e quella folcloristica mobilia che aveva 18 anni fa è finita da tempo in discarica. Ora i 140 metri quadrati che occupa sono un esempio di arredamento minimale da rivista specializzata, ha rispolverato la sua laurea in architettura e partecipa come relatore superpagato a seminari di neoarchitettura per interni.

Durante i lavori di ristrutturazione sono sparite anche tutte le telecamere nelle singole unità abitative, in modo discreto per non far scoppiare scandali. Era stata Lotte, molti anni prima, durante una sua breve ma bruciante relazione con Quasiamodo a farle installare. Quando me lo ha detto, in uno dei miei incontri mensili, quasi me lo aspettavo, perché era chiaro che non era possibile che lei non ne sapesse nulla. La cosa che non mi sarei mai immaginato era la loro relazione, a conferma che: 1° -  io non intuisco le cose se non quando mi vengono dette esplicitamente. 2° - la chimica che attrae le persone sfugge le normali leggi fisiche e logiche.

Ora non ho altro da dire su Flavor, che rimane un’isola nascosta nella città mutevole, rifugio per persone che cercano la calma dei tempi andati e, allo stesso tempo, laboratorio per pazzie umane che ci rendono tutti più savi.

(Mathias vi saluta con un sorriso)


                                                            Silvano C.©


( La riproduzione è riservata. Ma non c'è nessun problema se si cita la fonte.  Grazie)

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