Tu che mi leggi mi leggerai lo stesso, ed il
fatto che ora sei qui lo dimostra. Per il resto non ho ambizioni di essere
diverso da quello che sono, e sinceramente non capisco come alcuni miei post (pochi,
in verità) possano essere stati aperti migliaia di volte, letteralmente, mentre
altri solo qualche decina, o anche meno.
Ho capito che Twitter è uno strumento
formidabile per far leggere, o almeno cliccare su un singolo post, mentre Facebook
lo è molto meno, ma i suoi effetti sono in parte più diluiti, non producono un
picco e poi il nulla, cosa tipica di Twitter. Altre piattaforme non le uso,
queste già mi bastano. Se fossi su Google+ avrei una platea più ampia, e pure
se avessi scelto una diversa piattaforma per questo blog, ma mi sembra tutto
molto faticoso ed invasivo, e richiederebbe altro tempo, che non ho.
Per un po’ ho deciso che non pubblicizzerò direttamente
più nessuno dei post che scriverò, e nemmeno quelli scritti in passato. Prevedo
una caduta verticale di visualizzazioni del blog, cosa che in fondo mi
interessa relativamente poco, e certamente non perderò denaro. Non ho mai accettato
la pubblicità, quindi da questo punto di vista non ho alcun problema.
Mi indispongono, confesso, i blog o i siti altrui
che propinano banner o finestre o altro, ma posso anche capire che non sia
piacevole farsi leggere gratis, se si cerca lavoro, o se comunque si ritiene di
avere cose da dire e si vorrebbe un minimo di riconoscimento anche economico.
Che altro dire? Grazie. Grazie a chi mi legge,
anche se non si è aggiunto tra chi segue il blog, grazie a chi vorrà
pubblicizzarmi, grazie anche a chi di tanto in tanto mi risponde o commenta
qualche cosa che ho scritto. Altro in fondo non mi interessa. All’inizio avevo
pensato ad un diario pubblico, per la rete. Ora potrebbe tornare ad essere un diario
pubblico. Accetto consigli su come migliorare l’accessibilità o correggere il
motore di ricerca interno, su quali etichette potrei aggiungere per far trovare
più facilmente certi argomenti, ma per il resto così, per ora, mi va bene.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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