Che si deve fare per stupire? Come essere sempre originali,
diversi, con novità? Ma, essenzialmente, che conta di più, come prolungare la
vita e, in tal modo, aver più tempo per ogni cosa, originalità compresa?
Immagino un uomo, che potrebbe essere anche una donna, che ha scelto una strana
via. La soluzione che è parsa la migliore alla persona in oggetto è un
presenzialismo invasivo e metodico nel virtuale, l’apertura di profili multipli
su ogni piattaforma digitale e su ogni social, la continua condivisione di ogni
idea e del suo contrario, e poi siti personali e blog e canali ovunque. Il fine
è evidentemente non quello del guadagno ma della notorietà, di essere oggetto
di citazione di altri, di chiunque altro. Per vivere più a lungo dedica ore in
quantità industriale nella finzione della vita. Per continuare a rubare idee
altrui e farle proprie ha smesso quasi di pensare in modo autonomo, pensa
quello che pensano gli altri, si trasforma con la manipolazione delle sue immagini,
offre fotografie di sé con una frequenza insostenibile ad ogni altro
frequentatore del mondo parallelo al reale, ma che reale non è. È il destino
delle rette parallele quello di non incontrarsi mai, del resto. Non ha età,
simula una perfezione fisica impossibile, non sembra avere limiti in ciò che
può fare. La sola cosa che nessuno può dire è se questa persona sia ancora
effettivamente viva oppure già morta da giorni, mesi o anni. E se in effetti
sia mai veramente esistita e abbia mai vissuto, sofferto e amato. Questo non si
sa, e saperlo potrebbe in effetti stupire. Ciao, Viz.
Silvano
C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la
fonte, grazie)
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