Mio padre sapeva costruire. Per lunghissimi anni, troppi secondo
mia madre, edificò case per gli altri e quando negli ultimi tempi con lui
passavamo in auto accanto ai palazzi dove aveva lavorato non mancava di
ricordarmelo. Sistemò la nostra prima casa di proprietà, nostra intesa come
della famiglia di allora, e vi costruì anche la fossa biologica per il nostro
primo servizio igienico non condiviso con altri. Rischiò moltissimo per una
caduta da un’impalcatura, e quello fu il motivo che lo spinse a cambiare
lavoro. Nell’ultima casa che i miei hanno comprato lui ha costruito il garage,
da solo. Un piccolo edificio quasi indipendente, appoggiato su un solo lato ad
un capannone vicino. La porta di accesso l’ha voluta larga, e con un architrave
in cemento armato in grado di sostenere anche piani superiori che non sono mai
stati costruiti perché non necessari. Quell’architrave ha retto senza la minima
crepa, come tutto il resto del garage, al terremoto dell’Emilia del 2012, mente
nella casa qualche piccolo segno c’è stato. Ecco, da diversi mesi ormai quella
casa ha altri proprietari, sono loro che potranno ancora usare quel garage, e
mio padre resterà anche in quel modo, non solo nel mio ricordo. È tutto qui, e
non è poco. Ciao Viz.
Silvano
C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la
fonte, grazie)
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.