Sorridi, è il solo modo.
Sorridi, anche se in certi momenti non ne hai
voglia, cerca di farlo.
Sorridi per non scaricare sugli altri il dolore
che ti procura quella mancanza. La mancanza non si potrà colmare, lo sai, e
neppure scordare, ma gli altri non ne hanno colpa.
Sorridi quando fisicamente senti che qualche
cosa cede, oppure se scopri un nuovo fastidio. Fallo anche se la cosa è grave,
e non ha cure. Provaci almeno.
Sorridi, non guardare me, io non sono un
esempio e non ho nulla da insegnarti se mostro un viso duro, arrabbiato, teso.
Magari mi viene naturale, ma ti garantisco che non aiuta né me né chi mi sta
vicino.
Sorridi, sorridi sempre, sorridi comunque. Non
è vietato piangere, sia chiaro. Non è segno di debolezza piangere, e qualche
volta capita, è normale. Anche piangere può servire, lava dentro, espelle
pensieri e avvicina ciò che sembrava lontano.
Poi, però, ricomincia a sorridere, appena gli
occhi non sono più rossi.
La
foto è di Jeanne Moreau
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
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