lunedì 8 aprile 2024

Tulipani e parole sussurrate, non solo favole

I tulipani fioriscono adesso, e poi per un altro anno non li vedremo più. Le rose, con le tante varietà, si trovano per molti mesi all’anno. Chissà cosa sarà successo a quella pianta quasi rampicante che i miei fecero crescere davanti a casa, tra l’ingresso del garage e la porta secondaria sul piccolo cortile. Mio nonno non vide quella casa, se ne andò prima, e i suoi ultimi anni non furono belli, neppure quelli di mia nonna. Avrei potuto fare qualcosa per cambiare la situazione? Non lo so. La vita è crudele con alcuni più che con altri, e forse per questo cerchiamo consolazioni religiose o con altri mezzi. Le favole che mio nonno mi raccontava erano belle e sarebbero piaciute anche ad altri bambini oppure lo erano solo per me, perché le raccontava lui? Non conosco risposta, sicuramente lui le aveva raccolte dalla sua storia, non erano invenzione sua se non in qualche particolare che, come in ogni tradizione orale, lentamente si modifica. Una volta, anche se non era il mio campo d’insegnamento, feci con una classe un esperimento. Feci disporre tutti i ragazzi in cerchio, a caso, maschi e femmine come preferirono. Al primo alla mia destra, pure io mi ero messo nel cerchio, raccontai a bassa voce all’orecchio un episodio con vari particolari non semplicissimi che lessi da un foglietto che mi ero preparato. Lui lo riferì allo stesso modo a chi gli stava alla sua destra, e così sino all’ultimo, alla mia sinistra, che a sua volta mi raccontò quello che aveva appena ascoltato. Il risultato finale fu un racconto più breve, con particolari modificati e non esattamente nello stesso ordine. Poi lessi ad alta voce il testo originale. Pure per me fu una lezione, non solo per i ragazzi. Ma i tulipani perché durano tanto poco e le rose un po' di più? E alla fine farà tanta differenza quando, in entrambi i casi, i fiori saranno ormai appassiti? Di domande ne avrei in numero praticamente infinito e le relative risposte in pochi potrebbero darmele, molte sarebbero destinate a non avere nessuna risposta. Siamo nati per cercare e sino all’ultimo lo faremo, ci illuderemo di aver fatto qualche passo avanti. Messi alle strette, però, sono quasi certo che la direzione di quell’avanti sarebbe diversa per ognuno di noi. È così, è sempre stato così. Ciao Viz.

                                                                                                            Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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