Sottotitolo
1 - È peggio l’uomo nudo
Sottotitolo
2 - Furbi e beneficenza
Premessa. Da un po’ di
tempo tra i raccoglitori di abiti e scarpe usati tradizionali se ne incontrano
sempre più spesso di anonimi, che non fanno riferimento a nessuna associazione,
onlus o ditta. Non compare alcuna scritta con referenti o titolari della
raccolta, con un recapito telefonico o un indirizzo. Io in alcuni casi ho
chiesto spiegazioni a chi veniva a svuotare i contenitori, ed ho avuto come
risposta una generica ditta di Milano oppure la gentile comunicazione che i carabinieri
ne erano informati. Mi sono pure recato al comando locale della polizia urbana,
un paio di volte, ed ho avuto conferma che il fenomeno è a loro noto. Stamattina
però ho incontrato, in un momento di normale controllo molto tranquillo, due
vigili urbani e due ausiliari del traffico. Visto che sembravano non richiamati
da cose urgenti mi sono permesso di disturbarli, e questa è la sintesi del
dialogo:
-
Scusate, vorrei
chiedere se posso disturbare per una questione che riguarda i raccoglitori di abiti
e scarpe.
-
Prego, dica (vigile
uomo).
-
Ecco, ne ho notati
molti in giro, ultimamente, senza alcuna indicazione dell’utilizzo di quanto
raccolto. Cioè non ho capito chi ne beneficia. Come mai non ci sono
indicazioni, che so, Caritas, per l’Africa, o altro?
-
Lo sappiamo (vigile
donna), ma io non li uso, porto quello che posso a chi conosco che ne ha
bisogno. Pure la Caritas poi non si sa come li usa.
-
Quello posso capirlo,
ma io chiedevo altro. Perché si permette a queste ditte di ingannare la buona
fede di chi crede di fare opera di solidarietà?
-
Ha ragione, ma noi non
possiamo far nulla (vigile donna), i raccoglitori sono posizionati su suolo
privato.
-
Va bene, è suolo privato,
ma è aperto al pubblico. Sapete cosa è successo a Roma con l’Ama, immagino. Stavano
ingannando le persone che credevano di dare in beneficenza, ed è scoppiato uno
scandalo.
-
Le ripeto che su
proprietà privata (vigile donna), come ad esempio quella rampa di garage, noi
non possiamo intervenire.
-
Ma scusi, se io mi
metto nudo su quella rampa, voi mi prendete e mi portate dentro.
-
Certo (vigile uomo), perché
io la vedo.
-
Ma pure quei
raccoglitori io li vedo, anche se sono su suolo privato, esattamente come se ci
fossi io nudo. Dove sta la differenza?
Poi saluto, e mi allontano. La vigile mi guarda
un po’ scocciata, forse felice che io mi tolga dai piedi. Io, mentre mi allontano,
mi chiedo perché un uomo nudo debba fare scandalo e chi approfitta della buona
fede di tanti no.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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