Leggo di un cane che viene allevato in modo che
diventi violento, aggressivo, pericoloso pure per il padrone. Non ne so molto
di allevamento di cani e di educazione di animali in genere, quindi mi limito
ad osservare come i padroni di cani trattano i loro animali, e un po’ sento
pena per i cani.
Alcuni umani trattano nel modo giusto il loro
amico cane, cioè lo rispettano e non lo usano, sanno autocontrollare cioè la
tendenza che verrebbe naturale di sfruttare a proprio esclusivo beneficio il
bisogno del cane di avere un capobranco, e così fargli fare cose che, tutto
sommato, non sono a suo vantaggio.
In un rapporto il più possibile alla pari è
giusto che il cane restituisca quanto riceve, si sdebiti facendo la guardia e accompagnando
anche i ciechi, se serve, o svolga incarichi legati alla sicurezza e all’emergenza.
Se poi viene trattato nel modo giusto lui sentirà questo impegno non come un
sacrificio, ma come un modo per stare vicino al suo padrone, e si sentirà
ricompensato.
Trovo invece più discutibile voler costringere
a tutti i costi l’animale cane in un ambiente inadatto. Ad esempio
obbligare un grosso animale in un miniappartamento, oppure all’aperto ma sempre
alla catena, o ancora obbligato a convivere con i vizi e le maleducazioni del
padrone. È scorretto portare un cane al ristorante, e questo prima di tutto per
rispetto a lui, che non farà che desiderare per tutto il tempo il cibo al quale
non ha accesso. Non mi piace poi chi vuole essere accompagnato dal proprio
animale pure al supermercato. Che c’entra un cane con la vendita di detersivi,
insaccati, pane, latte e verdura? Un cane ha bisogno di prati, giardini, aria
aperta. Nulla vieta poi di farlo entrare in casa, quando vuole, se fa piacere a
lui ed al padrone e se non crea fastidi.
È controproducente poi volerlo imporre a chi
non ha lo stesso amore per la sua specie, cioè agli amici che non amano i cani.
Ma questi se ne faranno una ragione, ovviamente, e troveranno un compromesso,
con l’aiuto del padrone.
Mi piace se vedo un cane con un guinzaglio al
torace, e non al collo. Mi diverte vedere un husky che traina il padrone con la
bicicletta e la fa correre più veloce che se fosse elettrica. E mi trasmette
sicurezza la ragazza che si allena con accanto il suo cane. Prima di tutto
entrambi si divertono, e poi, in caso di bisogno, lei troverà un ottimo amico
senza troppi complimenti con l’idiota di turno (che solitamente, se non è idiota
del tutto, non ci pensa neppure).
Mi fanno rabbia invece, e non poca, i
maleducati che lasciano liberi e senza museruola anche cani di grossa taglia in
zone pubbliche, o non raccolgono i ricordini del loro amico, o non tengono più
corto il guinzaglio quando sanno che attorno ci sono altre persone che
potrebbero aver paura. Non parliamo poi dei delinquenti che addestrano i cani a
combattere, o che li maltrattano senza motivo.
Un morso a certi padroni, se potessi, lo darei
con molta soddisfazione.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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