lunedì 22 giugno 2020

un segno



Una traccia lasciata da un bastoncino di legno sul bagnasciuga è destinata a durare pochi attimi, prima che arrivi l’onda successiva. Se questa invece è l’impronta della zampa di un dinosauro vissuto settanta milioni di anni fa che, per una serie di eventi, è stata prima ricoperta di alghe e poi si è lentamente sedimentata e ci è arrivata come se su quella spiaggia noi fossimo passati poco tempo dopo le cose cambiano in termini di tempo relativo, ma non assoluto. Anche milioni di anni sono nulla. E quelle stelle che lasciano l’impronta sul marciapiede dei divi, per quanto saranno ricordate? Sicuramente meno di quel dinosauro anonimo.
Io ti ho lasciato alcune volte un saluto sulla neve, rimasto anche diverse ore.
Ho tentato di aggirare regolamenti per mantenere vivo a modo mio il mio ricordo, e il tuo, ma mi sono scontrato con le regole e il buonsenso.

Non posso vincere contro il tempo, contro la burocrazia e contro l’oblio, sono un perdente su tutta la linea. Neanche i faraoni egizi hanno mantenuto il loro ricordo nel modo che avevano preventivato, e loro erano semidei, ma neppure loro sono riusciti nell’impresa.

Quindi, tutto quello che posso prometterti, Viz, è di continuare a lasciare segni, senza illudermi siano eterni.

                                                                                               Silvano C.©   

(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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