Una traccia lasciata da un
bastoncino di legno sul bagnasciuga è destinata a durare pochi attimi, prima
che arrivi l’onda successiva. Se questa invece è l’impronta della zampa di un dinosauro
vissuto settanta milioni di anni fa che, per una serie di eventi, è stata prima
ricoperta di alghe e poi si è lentamente sedimentata e ci è arrivata come se su
quella spiaggia noi fossimo passati poco tempo dopo le cose cambiano in termini
di tempo relativo, ma non assoluto. Anche milioni di anni sono nulla. E quelle
stelle che lasciano l’impronta sul marciapiede dei divi, per quanto saranno
ricordate? Sicuramente meno di quel dinosauro anonimo.
Io ti ho lasciato alcune volte
un saluto sulla neve, rimasto anche diverse ore.
Ho tentato di aggirare
regolamenti per mantenere vivo a modo mio il mio ricordo, e il tuo, ma mi sono
scontrato con le regole e il buonsenso.
Non posso vincere contro il
tempo, contro la burocrazia e contro l’oblio, sono un perdente su tutta la linea.
Neanche i faraoni egizi hanno mantenuto il loro ricordo nel modo che avevano preventivato,
e loro erano semidei, ma neppure loro sono riusciti nell’impresa.
Quindi, tutto quello che posso
prometterti, Viz, è di continuare a lasciare segni, senza illudermi siano
eterni.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.