Capisco cosa intendi, lo
capisco. Ti trovi sospeso in volo e vorresti atterrare nella realtà senza
sapere come, e dove, senza avere alcune informazioni su cosa troverai, senza un
radar che ti possa consigliare nella scelta, senza un navigatore al tuo fianco.
Tu sai guidare, ma la semplice tecnica non basta per arrivare alla meta, in
particolare se pure la meta ti sembra avvolta nella nebbia.
Sei davanti ad un bivio ma con
più di due semplici opzioni, e ti manca una voce che ti contraddica permettendoti
di evitare almeno la scelta più rischiosa.
Ti senti solo come a volte ti
era già capitato in passato. Succedeva quando la vita ti poneva davanti la
necessità di muoverti ed eri obbligato a scegliere con addosso un peso enorme
di responsabilità, spesso però relative solo a te stesso e che non
coinvolgevano gli altri se non indirettamente. Anzi, dopo quelle scelte che
prima o poi producevano effetti, il tuo mondo di relazioni mutava, cioè cambiava
di fatto la tipologia delle tue amicizie e frequentazioni.
E così che hai lasciato al loro tempo alcune
comparse ed altri attori hai dovuto superarli (in alcuni casi senza far loro
esprimere le potenzialità che sospettavi). La libertà, quando viene esercitata,
produce sempre una minor libertà nelle opzioni successive.
Ora hai la falsa impressione
di dover fare scelte e di non avere nessuno a dirti se sono giuste o sbagliate.
Però non hai un ruolo di potere che ti obblighi a decidere per migliaia di
altre persone, sei molto più limitato, non sei solo al comando. Alle tue grandi
domande neppure io so dare una risposta. Io però resto, nei limiti contingenti che conosci
bene, la navigatrice.
Del tutto solo, ormai, non lo
sarai più. Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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