giovedì 4 giugno 2020

il tuo posto



Non ho intenzione di farlo, ricordo troppo bene le tue reazioni alle mie pretese di occupare spazi, alle mie opinioni spesso discutibili sul come mantenere l’ordine quando toccavo cose tue, e mi sono sembre accontentato del non poco spazio personale ottenuto dopo trattativa o per usucapione.
Spazi e compiti quasi perfettamente concordati quindi, utili alla gestione della casa e non solo.

Da alcuni anni per qualcuno le cose sarebbero mutale. C’è chi suggerisce di dare maggior peso alla tua assenza forzata. Il tempo però non è più quello delle discussioni, quello devo ammettere che mi è difficile riaverlo.

Quindi io, oltre il buonsenso e la logica ai quali normalmente mi piego, ti aspetto ancora. E non vorrei in alcun modo vedere il tuo sguardo di disapprovazione per aver toccato un tuo cassetto di troppo. Ho spostato, lo ammetto, le scarpe e altre cose. Ho fatto modifiche, lo so. Non è tutto esattamente come dovrebbe essere, ma il tuo posto c’è ancora, con le tue cose. E quello che manca si può sempre ricomprare, no?

Ciao, Viz.


                                                                                               Silvano C.©   

(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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