mercoledì 3 giugno 2020

acqua azzurra



C’è stato un tempo durante il quale nessuno raccontava del Cielo e delle Stelle, ma il Cielo e le Stelle stavano al loro posto, non immutabili, ma ci stavano.

Anche l’Amore, sembra, esisteva da molto prima che qualcuno lo provasse, lo percepisse, e magari poi lo perdesse. Tuttavia pure l’Amore perduto continua ad essere, e non smette di mostrarne, di tanto in tanto, i suoi effetti.

E la Morte non è certo da meno, compagna fedele della Vita, amica inseparabile, pure lei presente da sempre, da quando il sempre ha preso inizio.

Ed io che dovrei pensare ora, io che non conto nulla, io essere casuale e dal senso mai chiarito?

Se mi immergo in quello che è stato commetto un errore di nostalgia, di rimorsi e rimpianti, di cose perdute e di bellezze che, quando le avevo, non sapevo di averle. Se ignoro quello che ero nego quello che sono, e pure quello è sbagliato, profondamente.

Il mio punto che si muove a senso unico nel segmento di tempo che mi spetta continua a muoversi e non si crea problemi se continuare o fermarsi. Si fermerà arrivato al suo estremo, non prima.

Forse, alla fine, meglio un tuffo dove i raggi del Sole disegnano le ombre delle piccole increspature della superficie del mare sul fondale di sabbia, e perdersi nell’azzurro.

Non ci sono solo le nebbie, Viz, ma anche l’acqua azzurra.

                                                                                               Silvano C.©   

(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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