Non comprerò più libri per molto tempo, anche
se farò certamente eccezioni e prima o poi riprenderò. La mia biblioteca un po’
strana e disordinata l’avevo costruita volume dopo volume specialmente per te. Pure
per me, è ovvio, ma eri tu che leggevi molto più di me, sino a quando ti è
stato possibile e avevi la necessaria concentrazione per farlo. Ora, quando
desidero leggere, ho solo l’imbarazzo della scelta tra i tanti titoli che io
non ho mai affrontato. Credo che non mi basterà il resto della vita per farlo. Io
sono un lettore tranquillo, amo fare anche altro, e se costruisco un oggetto o mi
dedico alla manutenzione mi resta meno tempo per leggere.
Non comprerò più la mostarda, credo, perché a
me non è mai piaciuta, ma mi faceva piacere prenderla per te.
Quando entrerò in una cartoleria limiterò molto
l’acquisto di penne, colori, matite e gomme. Per alcuni anni siamo andati, nel
periodo delle feste natalizie, a Bolzano, per visitare due cartolerie grandi e
fornitissime ai due estremi di Via Portici. Ci divertivamo a guardare ogni
cosa, ed a spendere cifre notevoli per ogni cosa ci attirasse. Per le penne,
prima di tutto.
Non credo comprerò ancora piccole scatole di
argento, o collane particolari. Quando le compravo pensavo a te, erano per te. Una
scatoletta, che avevo in casa da mesi, e ti aspettava, non ho neppure fatto in
tempo a regalartela. È ancora nella sua busta di carta, al suo posto, pronta
per te. Te la regalerò, ormai, nella prossima vita, se e quando, forse, ci
ritroveremo.
Quando entro in un negozio, ora, sono centinaia
gli oggetti o gli alimenti che ho cercato e comprato per decenni e che ora, per
molto, lascerò al loro posto. Mi è impossibile non pensarti, tutto mi riporta
indietro, e non è quello che non comprerò che mi mancherà.
Oggi poi è un’altra di quelle date simboliche,
un momento odioso, che prima o poi rimuoverò, sperò, ma ancora è troppo presto.
Questa data non ti appartiene, e non sarà neppure mia.
Smetterò di entrare in una chiesa, per un po’ di
tempo, forse per sempre. Non ne sento più alcun bisogno. Tempo fa non era così,
ma ora qualche cosa si è rotto.
Io non so nulla di quello che sarà tra due o
tre anni. Non so immaginarmi né vedere il mondo chi mi starà attorno, o quali
persone conserverò a me vicine e quali invece se ne torneranno nell’oblio. Né ovviamente
vedo chi forse incontrerò, visto che ovviamente non è avvenuto alcun incontro. Per
ora tento ancora di capire, anche se sembra ci sia molto poco da capire.
Spero che la tua invisibile cappa protettiva
sappia resistere al tempo, e, se sarà il caso, saprò comprare quello che serve
per ripararla. Quella la voglio ancora, efficiente e silenziosa, a volte in
grado di manifestarsi a mia insaputa. Che altro comprerò? Ci devo pensare, ma
per ora quello che vorrei non si può comprare.
Silvano
C.©
(La
riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.