Non te lo avevo ancora detto, ma ti hanno
regalato un abbonamento annuo a DONNA MODERNA…
So che sorridi, adesso, perché se io appena mi
azzardavo a portarti a casa un settimanale femminile mi prendevi in giro o mi
criticavi non poco.
E scommetto che ti fa divertire ancora di più
il fatto che ora la donna moderna (si fa per dire) di casa sono io.
Me la cavo con i lavori domestici, anche se non
mi entusiasmano. Li accetto perché è giusto, e perché non sopporto l’idea di
avere persone alle mie dipendenze, che le facciano al mio posto.
Mia madre faceva questo negli ultimi anni,
lavorava a casa di altre persone, ed io, anche per rispetto a lei, non me la
sento di mettermi dall’altra parte del rapporto. Vengo dal basso, ne sono
orgoglioso, un po’ ho il senso di inferiorità per questo, e mi piace pure darmi da fare
fisicamente, quindi farò quello che posso. E sarò, quindi, anche donna
moderna, e leggerò quella rivista per un anno, e magari ti racconterò cosa dice,
se capiterà.
Alcune cose mi sono sempre piaciute. Ad esempio
fare la spesa. Come spendo i soldi io è bello. Ad averne di più ne spenderei di
più. Ultimamente ho trovato difficoltà con alcuni bottoni. È incredibile, ma in
una giacca che portavo sino all’inizio di dicembre i bottoni hanno la strana
tendenza a staccarsi, ed a cadere, a volte senza un vero motivo. Io se li trovo
li riattacco, ma sembra che non vogliano stare al loro posto. Si staccano
ancora. Per ora rimando il problema, ma intendo risolverlo, cambiando filo o
facendo un lavoro molto più invasivo. Vedremo. Confesso poi che non mi
spiacerebbe imparare a cucire con la macchina. Mia madre era molto brava. Tu meno,
anche se le cose essenziali le sapevi fare. Io per nulla. Ma la cosa rimane tra
quelle che vorrei imparare.
Ecco, questo è tutto, per ora.
Silvano
C.©
(La
riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
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