Te lo avevo promesso, è l’ho fatto. Ora è alta,
in cielo, e poco a poco scenderà dietro le montagne. Ci siamo ritrovati ancora.
Tu mi guardi e taci, ed io un po’ mi confondo. Mescolo ancora il reale e la
fantasia, vedo le cose come le vorrei e non come sono, mi lascio prendere dall’istinto
e non dalla ragione, ma è un difetto che mi porterò sino alla fine, ne sono in
parte consapevole e non intendo impegnarmi troppo per correggerlo.
Ti ho raccontato le ultime cose, che già conosci, ma mi fa piacere ripeterle. Del resto non posso mica dire certe
stupidaggini a lui, anzi, con lui devo stare più attento, e controllarmi, come
mi hai sempre detto.
Per il resto mi perdo nella burocrazia di ogni
tipo, e vedo uffici ed impiegati, e mi innervosisco se un bambino fa rumore o
se qualche cosa di imprevisto arriva a creare problemi nuovi. Poi però mi calmo
subito, e controllandomi ottengo molto più facilmente quello che mi interessa. Le
persone hanno la strana tendenza a richiudersi a riccio ed a diventare
aggressive se si sentono giudicate o contraddette, mentre tutto si appiana, o
quasi, se accetto le lamentele, se capisco le difficoltà, se mi mostro attento
ai consigli, e se dimostro la volontà di seguire tutte le istruzioni che mi
vengono date.
Che strani siamo. Prima di tutto desideriamo
che vengano accettate le regole, e pretendiamo una sorta di resa incondizionata,
e, quando la otteniamo, la resa, siamo i primi a tentare di suggerire
scorciatoie, a chiudere un occhio, a facilitare il compito a chi si è
dimostrato tanto educato e rispettoso. Che strani, e che stupidi, ma siamo
tutti umani. In fondo cerchiamo amore anche allo sportello di una banca, non
importa da che lato ci troviamo.
Mi sono perso, scusami. Ma poi parlo troppo, me
lo dicevi sempre, e ora mi guardi un po’ ironica, perché vedi che non cambio
mai, penso solo e sempre a me per primo. È vero. Non cambio mai. Non credo
neppure di voler cambiate tanto presto, se devo essere sincero. Per ora mi va
bene così, fattene una ragione, esattamente come ho dovuto farmela io ed ancora
non ne sono del tutto convinto. Forse un giorno lo accetterò, non lo so. Domani
sera cercherò ancora la Luna, in cielo, ma questo resterà tra noi. Magari ti
dirò di quello che mi sarà successo, o del fatto che domani sera si preparerà
ad arrivare la Befana. Tu sai già cosa le ho chiesto, ed io aspetto.
Silvano C.©
(La
riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
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