venerdì 2 gennaio 2015

Una parola al giorno


Ne basta una, credo, una giusta però, e sicuramente non sono in grado di dirla io, questa parola. E neppure di mantenere l’impegno di analizzare ogni giorno una parola diversa. Se ne hai avuto l’impressione, è sbagliata. 
Mi spiace.
La parola è importante, ha un peso, un significato che solo tu e chi  ti ascolta (o ti legge) potrete darle correttamente. O magari neppure voi due, ammesso che siate solo in due, e non tanti o tantissimi. E tra un anno quella parola potresti pentirti di averla pronunciata, o, peggio ancora, scritta.
Le parole scritte sono veramente importanti, quasi più di quelle pronunciate, perché lasciano una traccia praticamente indelebile sino a quando il supporto sul quale sono tracciate rimane.
Ho trovato una vecchia cartolina, guardando in un cassetto. Neppure una lettera, una semplice cartolina, di quelle spedite quando si va in viaggio per salutare amici e parenti, per far vedere i luoghi che si sono scoperti. L’avevo scritta io, in un’altra era. Avevo dimenticato di averla scritta, ma non il periodo che attraversavo. Ho usato parole normali, ma associate in quel modo erano cattive, o tradivano un malessere profondo, se voglio cercare scusanti. Ora non so che fare di quelle parole, ormai superate, ma scritte. Potrei buttare quella cartolina, oppure conservarla e provare vergogna o rimorso ogni volta che la ritroverò, nel cassetto o nella scatola più nascosta.
Eppure è servita, un effetto lo ha avuto, ha mutato una situazione che sembrava fossilizzata, è stata letta e capita, forse nel modo giusto, dopo tante altre parole andare a vuoto, perse nell’aria che si sposta in modo costante.
La parola del giorno potrebbe essere questa, allora, smentendo le intenzioni iniziali: prudenza.
Ma non è la sola, tante altre mi verrebbe da aggiungerne.
Ne voglio elencare solo alcune, le prime che mi vengono alla mente, senza associazioni ad immagini, ma ripensando a quella cartolina. Eccole:
Coraggio, pietà, amore, legami, affetto, diritto, comprensione, dialogo, nostalgia, errori, chiarezza, attenzione, aiuto, egoismo ed altruismo, affermazione, perdono, e pace.
Non posso aggiungere altro.

                                                                                            Silvano C.©


( La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

3 commenti:

  1. Una cartolina, una piccola frase o semplicemente, come dici, una parola e scattano ricordi ancora più chiari del momento vissuto.
    La parola scritta rimane e viene rivissuto il momento ma letta dopo ha un significato sicuramente diverso perché oltre ai ricordi si cerca di ricordare il perché, il motivo.
    Leggere oggi quanto si è scritto ieri è secondo me sempre diverso da allora si comprende di più il motivo e non tutti sono capaci di vedere con chiarezza.
    Ecco a proposito alcune parole: chiarezza, amicizia, profumi, campagna, racconti ...tante parole possiamo dire e subito in ognuno di noi scattano ricordi.
    ciao Silvano e grazie come sempre.
    menfino

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  2. non credo che servi proprio una parola, ma la buona educazione nell'uso di qualsiasi parola. grazie...

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  3. grazie a voi...senza parole, in ogni caso, non si vive...Silvano...

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