
Sono uscito perché non abbiamo il gabinetto in casa, ed ora
mi piace guardare intorno. Fa freddo, ma non lo sento quasi, anche se ho i
pantaloni corti. Fa freddo ed è la stagione giusta per il freddo, la primavera
è lontanissima, ed io non posso restare fuori troppo. Hanno paura che mi
ammali, eppure non ricordo di essermi mai ammalato, ma non posso discutere,
specialmente oggi.
Torno in casa, il camino è acceso, la stufa anche, e nella
stanza si sta bene. Mia nonna cucina, non so cosa, ma l’odore mi sembra buono. Mio
nonno credo stia intagliando una cosa di legno, ma non capisco cos’è.
I miei sono fuori adesso, sono a lavorare, hanno sempre
molto da fare, e solitamente li vedo per poco tempo. E le ore non sembrano
passare, sono immobili. Non so cosa fare.
Nel pomeriggio tardi tornano i miei, la stanza si rianima. Discussioni
tra adulti, non ne capisco nulla, ma mi sembra non ci siano problemi. Quando è
il momento siamo tutti seduti a tavola, per la cena, ed io mangio ma sono
sempre un po’ preoccupato. Abbiamo quasi finito che bussano alla porta. Mi
dicono di nascondermi. Io non capisco ma mi vado a mettere dietro un armadio, sotto
qualche abito appoggiato ad una sedia, e rimango immobile.
Entra una figura nera, nella stanza, borbotta cose
incomprensibili, si muove come per cercare qualche cosa o qualcuno. Tutti sembravano
aspettarne l’arrivo, solo io non capisco chi sia quella persona misteriosa,
vestita di scuro, con un fazzoletto in testa, uno scialle e una sottana un po’ rotta.
Forse in mano ha un bastone, o una scopa, ma non ho il coraggio di allungarmi
per vedere meglio. Ho paura a guardarle il viso. Forse mi scoprirebbe.
Finalmente, dopo un ultimo giro per la stanza, facendo un
gran rumore di porte sbattute, scompare, esce.
-
Era venuta a controllare, e se ti vedeva non ti avrebbe
portato nulla. -
-
Ma chi è, chi era? –
-
Non fare domande, ora è il momento che tu vada a letto. Domattina
vedremo se avrà voglia di ripassare stanotte o no. –
Non intendo rischiare, ed ubbidisco senza fare molte storie.
Stanotte quindi dovrebbe arrivare, o tornare, visto che stasera è già passata,
e l’ho vista. Non aveva alcun pacchetto, e neppure un sacco dove solitamente
dovrebbe tenere le cose. Ma è stanotte. E domattina vedremo.
Silvano C.©
( La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
Quest'anno e sino a poco fa la vedevo come una festa finalmente conclusiva di tutte.
RispondiEliminaRileggendo, mi è ritornata la voglia assieme a tutti i ricordi belli, alcuni, quelli più importanti impossibili da ripetere...
menfino ringrazia :-)
oggi sono passato nelle vie del centro, quelle dove stava il mercatino di Natale. stavano smontando ogni cosa... la befana rimane dentro, anche se impossibile da ripetere... Silvano
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