
Poi ci sono i comuni mortali, cioè gli insegnanti che sanno
fare il loro lavoro ma non sono perfetti, e a volte alzano la voce, magari
durante una gita con la classe a Mantova con puntata - in battello - sul Po.
Sul battello c’è vento, a volte è necessario alzare la voce
per farsi sentire, ma è una bella giornata, tutto fila liscio, e alla
fine insegnanti e ragazzi sono divertiti e rilassati, e stanchi.
All’arrivo del pullman, quando la giornata è ormai finita, dopo i saluti prima di andare ognuno verso casa, lui si rende conto che parla a fatica, ma non ci fa molto
caso. Ha solo la voce un po’ bassa, nulla di strano.
Il mattino dopo è completamente senza voce, e non può andare
a scuola. La moglie esce di casa e si reca a telefonare per avvisare la scuola,
visto che non hanno il telefono in casa e i cellulari non sono ancora stati
inventati.
Lui va prestissimo dal medico, che fa ambulatorio proprio quel
mattino.
Quando viene il suo turno entra, sorride, tenta un saluto,
ma dalla bocca non gli esce suono.
Il medico non ha bisogno di sapere altro:
- Le prescrivo riposo per 7
giorni, lei è afono. -
Silvano C.©
( La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.