Alcuni ad esempio sanno parlare a voce bassa, e quando la
classe rumoreggia abbassano ancora di più il volume. Per poterli ascoltare è
necessario fare silenzio, ed i ragazzi, che alla fine non sono per niente
stupidi ma rispondono in modo assolutamente da manuale a certe tecniche di
comunicazione, cadono nella trappola e fanno silenzio, soggiogati non dalla
violenza, ma dalla forza che non deve manifestarsi. Certi lo chiamano carisma, ed
è un dono naturale che può essere anche frutto di severo impegno personale e di
autocontrollo. O essere una combinazione micidiale di dote innata e di studio
ed allenamento.
Poi ci sono i comuni mortali, cioè gli insegnanti che sanno
fare il loro lavoro ma non sono perfetti, e a volte alzano la voce, magari
durante una gita con la classe a Mantova con puntata - in battello - sul Po.
Sul battello c’è vento, a volte è necessario alzare la voce
per farsi sentire, ma è una bella giornata, tutto fila liscio, e alla
fine insegnanti e ragazzi sono divertiti e rilassati, e stanchi.
All’arrivo del pullman, quando la giornata è ormai finita, dopo i saluti prima di andare ognuno verso casa, lui si rende conto che parla a fatica, ma non ci fa molto
caso. Ha solo la voce un po’ bassa, nulla di strano.
Il mattino dopo è completamente senza voce, e non può andare
a scuola. La moglie esce di casa e si reca a telefonare per avvisare la scuola,
visto che non hanno il telefono in casa e i cellulari non sono ancora stati
inventati.
Lui va prestissimo dal medico, che fa ambulatorio proprio quel
mattino.
Quando viene il suo turno entra, sorride, tenta un saluto,
ma dalla bocca non gli esce suono.
Il medico non ha bisogno di sapere altro:
- Le prescrivo riposo per 7
giorni, lei è afono. -
Silvano C.©
( La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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