domenica 20 giugno 2021

Unter den Linden

Arrivare a Berlino a nostra insaputa, o almeno senza averlo programmato con settimane di anticipo, ci riuscì alla grande. Arrivammo pochi anni dopo la caduta del muro del tutto impreparati, senza una guida in lingua italiana, con una sola grande cartina comprata lungo la strada, in Germania. Quella mappa cittadina, che conservo ancora, riporta le scritte troppo in piccolo, e non riuscivo a leggerle. Solo pochi mesi dopo avrei comprato i primi occhiali da vista della mia vita, ma in quei giorni tentai di supplire con una grossa lente trovata al KaDeWe. Sempre di quel periodo conservo alcune lattine di birra del festival che si teneva tra i grandi palazzi della ex Berlino Est. Avevamo parcheggiato il camper in Straße des 17. Juni, e superata la porta di Brandeburgo eravamo in Unter den Linden. Da quei due viali ogni giorno in bicicletta partivamo alla scoperta del nostro cielo sopra Berlino. La grande spianata descritta nel film di Wenders era ormai irriconoscibile, il muro quasi completamente rimosso, esattamente come molti anni prima era stata nascosto e sepolto l’ultimo rifugio sotterraneo del Reich. Giravamo per quelle strade e pensavamo al discorso di J.F.K., oppure restavamo colpiti dall’intransigente rispetto delle corsie per pedoni, ciclisti e autoveicoli. Una ragazza fu buttata a terra senza pietà solo perché si era azzardata a passare sulla pista ciclabile a piedi senza dare la precedenza a un ragazzo che arrivava in bicicletta. Cadde, probabilmente si fece anche male, ma il ciclista la ignorò e proseguì per la sua strada. Da ferrarese e ciclista la cosa mi sembrò inconcepibile. Non trovammo i ragazzi dello zoo ma vedemmo Marx, Engel e il Municipio Rosso. Scoprimmo che nei grandi parchi qualcuno stava nudo e che dalle fontanelle non usciva acqua.

Perché racconto tutto questo, Viz? Lo sai, è uno dei mezzi che uso per tenerti qui. Nulla di troppo personale ma neppure completamente slegato dalle nostre vite. E poi perché scordare il Licabetto e il Tonale, Dave Brubeck ed Enzo Jannacci, Campogalliano e Sfinalicchio? Non c’è motivo…

                                                                         Silvano C.©  

    (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.

Post più popolari di sempre

Post più popolari nell'ultimo anno

Post più popolari nell'ultimo mese

Post più popolari nell'ultima settimana