mercoledì 2 giugno 2021

La storia giusta

Divento più difficile e insofferente ad ogni giorno che passa. Cosa deve avere ad esempio un buon film per attirare la mia attenzione e poi per mantenerla? Impossibile da spiegare in modo preciso, eppure ho esperienze maturate a lungo. Le prime sale cinematografiche che frequentai ormai sono sparite da anni e nessuno neppure ricorda che in quel preciso punto, dentro quell’edificio, esisteva un cinema. Fui bulimico un tempo, divorai di tutto, assolutamente di tutto.

Oggi scarto da subito alcuni generi, che rifuggo per noia, schifo, disinteresse totale. Conservo le mie debolezze però, e in questo non ho scusanti.

Se una cosa mi piaceva, e ammetto che mi manca, era il rito che ha accompagnato, in varie fasi della mia vita, l’ingresso in sala. Si sono succedute stagioni, sono cambiate le persone, sono cambiato pure io, e quello che è avvenuto non si può ripetere.

La storia giusta che mi deve raccontare un film, per certi aspetti simile al caso di un buon libro ma non del tutto coincidente, deve farmi pensare ma non troppo, incuriosirmi sino alla fine senza cadere nel prevedibile, mostrare la violenza ma senza farla diventare scontata e immodificabile, possibilmente finire in modo positivo senza esagerare, permettere sempre la possibilità di redenzione o di punizione, essere recitata in modo tale da non vedere che si tratta di una recita, non sopra o sotto le righe. Ciò che non so mai come valutare è il film di un grande regista che in parte tende a ripetersi senza aggiungere nulla di nuovo a quanto ha già detto. In questi casi non sarebbe meglio dedicarsi ad altro? In fondo anche uno scrittore seriale di romanzi polizieschi alla lunga può annoiare e non riuscire a fermarsi, farlo solo per soldi. Un grande sportivo talvolta non capisce quando è il momento di ritirarsi. Pure un professionista dovrebbe qualche volta andare in pensione, dopo aver già dato il suo meglio. La storia giusta per un film è quella che non ho ancora visto, che sia così? Ciao Viz. Andiamo al cinema?

                                                                          Silvano C.©  

    (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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