venerdì 25 giugno 2021

Dresda

Dresda subì una sorte simile a quella di Coventry e Guernica che, come la città tedesca, dopo tanti lutti e distruzione, furono ricostruite.

Noi passammo, ci restammo alcune ore. Mi restano impresse poche immagini nella mente e conservo le foto nell’album di quei giorni.

Noi fummo turisti, è vero, ma non del tutto ignoranti della storia recente. Ci fermammo nel viaggio di ritorno da Berlino, con alle spalle emozioni non riproducibili in parole. La morte che aleggia sui luoghi e la vita che poi impone le sue leggi ci accompagnava, e rendeva ogni singola scelta di percorso quasi obbligata, pre-scritta, pre-destinata.

La sua cattedrale, la chiesa di Nostra Signora, non fu distrutta direttamente dai bombardamenti ma dagli incendi che seguirono, e rimase un rudere sino a dopo la riunificazione della Germania. Noi vedemmo, come se si trattasse di un enorme gioco, i suoi blocchi di pietra ordinati e numerati su gigantesche scaffalature metalliche, pronti per essere riposizionati e far risorgere la chiesa.

La ricostruzione non fu un gioco ma fu necessaria. Occorre rinascere ogni volta che si può dopo essere morti.

Questo vedemmo, allora, ma poi non entrammo nella chiesa ricostruita, riconsacrata nel 2005. Molto vedemmo, e molto di più rimase nelle nostre fantasie. Ciao, Viz.

                                                                          Silvano C.©  

    (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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