sabato 3 ottobre 2020

Ritorno a Rosenheim

A Rosenheim la mente mi riporta con più facilità che in altri luoghi.

Quindi ci torniamo ancora, oggi stesso (l'ultima volta era stato il 19 luglio, meno di tre mesi fa).  E come sempre porteremo con noi il bagaglio di quello che ci è rimasto dalle volte precedenti. Ritroveremo gli angoli rimasti inalterati mentre altri non li ritroveremo più perché scomparsi per sempre. Mi interessa il reparto di cartoleria in quel piccolo centro commerciale, solo per il piacere di ritrovarmici. Non credo che stavolta compreremo penne o matite o gomme. Forse qualche cartolina, o alcuni oggettini da regalo.  Poi in birreria per una Wiener Schnitzel. Un breve giro sotto i portici e nei giardini.

Ho il terrore di veder sparire nella nebbia questi miei ricordi, eppure non posso fermare nulla di quello che si muove. Nulla, assolutamente. Come se passasse un rullo compressore a spianare muri, case, alberi, tende, ponti, sentieri con i cespugli accanto, scogli sulla riva del mare, locali pubblici e tutto il resto. E Don Quijote de la Mancha, che alla fine sembra recuperare chi era all’inizio ma perde la sua stupenda pazzia, cosa penserà di queste strane idee? Tu ora, forse, hai una visione più chiara, o magari neppure tu. Certo che tu sia più confusa di me lo credo poco probabile. Ciao, Viz.

                                                                          Silvano C.©  
    (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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