Il viaggio perfetto è quello mai realizzato. Quindi il nostro viaggio inizia esattamente dal progetto della sottrazione.
Meno guide turistiche. Sono fondamentali, ma un po' anticipano quello che avverrà, mentre il viaggio ideale è pura scoperta.
Meno bagagli. Certo che occorrono oggetti, ma ne abbiamo sempre portati in quantità eccessiva, industriale, per ogni stagione. Stavolta quasi nulla, tanto non è possibile aver con sé tutto l’occorrente e l’imprevisto, per sua natura, non è prevedibile. Tanto vale partire con la certezza che ci servirà qualche cosa alla quale eravamo abituati e non l’avremo. Dovremo provare il mai provato.
Meno attesa. Non dobbiamo aspettarci nulla, tantomeno di soddisfare un nostro bisogno segreto. Mi fa male dirlo, ma occorre accettare il rischio che molto possa andare storto ed essere preparati al peggio, anche di perdere noi stessi. Difficile da sostenere, lo ammetto, e non ne sono neppure convinto del tutto, ma il viaggio deve portare altrove.
Meno illusioni e maggior legame con la realtà. Quindi cercheremo Mafalda, i mulini, il blu, l’origine… non so cosa troveremo. Forse noi stessi.
Non so in definitiva se ci troveremo o se ci perderemo ma non possiamo fare altro che partire, Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun
problema se si cita la fonte, grazie)
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