Obbligo di Mascherina

 

 

 

 

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Obbligo di mascherina, in luoghi aperti e chiusi, da soli o vicini a tantissime persone, pericolosamente vicini.

Obbligo di sorridere, di fare scherzi di ogni genere, possibilmente senza esagerare con quelli troppo pesanti ed evitando assolutamente quelli offensivi.

Obbligo di accettare tutti gli scherzi, perché è quello il solo spirito giusto.

Obbligo di tentare di rimuovere le cose difficili e che non si possono accettare, almeno per qualche momento di serenità. Obbligo di non lasciar mai cadere in alcun modo la speranza, magari raccoglierla e proteggerla, in attesa di tempi migliori, che prima o poi arriveranno, anche se non per tutti.

Ma innanzitutto obbligo di non fare idiozie e di non negare la realtà di questi giorni. Le mascherine delle quali parlo sono quelle di carnevale, le più semplici, quelle per bambini che si vendono per pochi spiccioli nelle tabaccherie e in tanti negozi grandi e piccoli durante il periodo di carnevale. Non mi riferisco al momento che stiamo vivendo, ovviamente, ma torno indietro nel tempo, ed esattamente al periodo di carnevale del 2016. Quello lo ricordi benissino, Viz, quello lo ricordo benissimo pure io. Sembrava, in quei giorni difficili, di aver scalato una montagna e di poter pensare di affrontare altre vette, una dopo l’altra, con calma, e di avere tutto il tempo del mondo per poterlo fare.

Tutto il tempo del mondo però non è bastato nel tuo caso, e alcune montagne sono rimaste lontane, non abbiamo neppure potuto avvicinarci. Quindi ora e sempre quelle mascherine restano importanti, quelle però, solo quelle. Non le altre alle quali siamo costretti oggi, per nulla allegre, per nulla carnevalesche. Quelle non mi fanno sorridere. Ciao, Viz, buon carnevale…

                                                                          Silvano C.©   

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