martedì 6 ottobre 2020

Ritorno a Olimpia

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Studiare per alcuni anni un luogo mitico e poi, quasi come se fosse normale, ritrovarsi al suo interno, tra quelle pietre col loro carico di storia. L’esperienza del ritorno dove non si era mai stati prima, dello stare a casa dove non c’è mai stata la nostra casa.

Quello è avvenuto, e ancora adesso mi resta come esperienza. Del resto forse i luoghi mitici non esistono neppure e sono reali solo le conoscenze e gli interessi che operano una scrematura su ciò che noi sappiamo vedere con occhi diversi, e ciò che vedo io non è ciò che vedono tutti, e viceversa. E nessuno di noi vede come gli altri, nessuno fa eccezione.

Potrei associare a questa riflessione quello che provai, anni dopo, ritrovandomi in una sala enorme che ricordavo dalla mia infanzia; nella realtà era una semplice stanza, neppure particolarmente ampia. Oppure, in modo non del tutto analogo, quando fui nel luogo da dove Garibaldi spedì il suo famoso telegramma. Mi sembrò incredibile che io potessi essere in quel posto, in quel momento. Ma avvenne, come continua ad avvenire a migliaia di persone.

Quella volta di Olimpia del suo stadio resterà ovviamente sempre con noi, vero Viz? Ora puoi anche sorridere per quello che avvenne quando mi feci sgridare da un custode.

                                                                          Silvano C.©   


    (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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