Mentirei sapendo di mentire se sostenessi di essermi raramente pentito di qualche cosa appena fatta perché non so contare tutte le volte che questo è avvenuto, certamente troppe. Forse non mi sarebbe neppure bastato riflettere prima di dire o agire, perché non avrei certo previsto alcune conseguenze, quelle che non mi sono piaciute e che sicuramente non erano volute.
Probabilmente non dovrei neppure pensarci troppo, non posso cambiare avvenimenti di anni ed anni fa. Magari nessuno li ricorda più, o chi potrebbe farlo è partito da tempo. A qualcuno ho anche chiesto scusa. In qualche caso mi sono sentito ridicolo o decisamente stupido. In parte è acqua passata e talvolta mi piace persino prendermi in giro raccontando certe mie prodezze. Forse perché così vorrei far passare il messaggio di essere una persona ragionevole ed autocritica, in grado di ammettere gli errori.
Sono convinto che, durante la notte, la mia vita segua vie diverse e in parte riaggiusti il passato. Forse rimuove ricordi dopo averli valutati, oppure li ricataloga e li sposta. Forse alcune persone, apparentemente senza un motivo, tornano a visitarmi e assieme a me rivivono a loro volta un momento che vorrebbero chiarire, o solo rivedere.
La cosa vera è che la confusione regna sovrana, che l’ordine di grandezza dei valori è in continuo assestamento, che anche chi non sento neppure al telefono da troppo tempo mi aspetta senza farmi fretta e che tutti capiscono la mia fuga. Sarà così? Non lo so.
Una consolazione è che il Lambrusco non è finito, e nella bottiglia ne restano almeno due bicchieri. Ciao, Viz. Stanotte è stato mio padre che è venuto a trovarmi.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun
problema se si cita la fonte, grazie)
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