Non so se sono fatalista, ma col tempo un po' lo sono diventato. Rimane vero che siamo artefici del nostro destino ma a condizione che la frase sia dimensionata alle responsabilità individuali, in definitiva al nostro libero arbitrio, se esiste, con la consapevolezza tuttavia che la nosta volontà non è sufficiente a determinare tutti gli aspetti della nostra fortuna.
Una parte notevole di ciò che ci attende rimane imponderabile, casuale, stocastica, cioè oltre ogni nostra possibilità di previsione e controllo.
Accettare tutto come viene certo che no. Io voglio lasciare un segno, dare un senso, fare in modo che tu abbia un motivo. Tuttavia devo anche rendermi conto che non posso decidere quasi nulla su ciò che avverrà col passare del tempo. Tra qualche decennio forse io te saremo solo ricordo. Tra cento anni neppure questo, prossimi al nulla malgrado le nostre passioni e le nostre lotte per ottenere qualche risultato che ci sembrava degno di questa fatica.
L’eredità che hai lasciato, e ovviamente quella che lascerò io, saranno limitate ad una finestra temporale definita.
Quindi va bene guardare il cielo, e se è azzurro è meglio. Va bene ricordare con riconoscenza ma senza aspettarsela di ritorno dagli altri. Va bene tentare di migliorare il mondo ma evitando troppe illusioni. Va bene non peggiorare le cose per colpa nostra perché sarebbe stupido ed immotivato. Va bene mettere i vestiti della festa in modo che la vita sia per un attimo felice, per quello che possiamo. Ma va bene anche vestire come ci va. Alla fine non è questo che muterà il nostro destino, vero Viz?
Silvano C.©
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