martedì 4 novembre 2014

La dolce morte del mio migliore amico



Ci conosciamo da una vita, abbiamo vissuto assieme avventure uniche, mi ha accompagnato ovunque quando gli ho proposto di farlo, e quando sono stato triste o depresso non è mai mancato, mi è sempre stato vicino.
Se devo essere sincero a volte mi ha pure rotto, quando sembrava che senza di me non potesse quasi fare nulla, nemmeno uscire con qualche amica, ma in fondo l’ho lasciato fare e sono sempre stato un debole con lui. È pure colpa mia. L’ho abituato così, sin dalle prime volte che ci siamo visti.

Ricordo come se fosse ora quanto è stato geloso di Elena, i primi tempi che stavo con lei, ed all’inizio decisamente le faceva dispetti e non la poteva sopportare, manco fossimo una coppia di fatto, io e lui, e non solo due amici.
Lui però, adesso, è invecchiato precocemente, si vede che fatica anche a camminare. In una recente visita gli è stata diagnosticata una rara forma tumorale incurabile, non controllabile neppure con i farmaci, ed inizia a soffrire sempre di più, lo vedo.

Da qualche giorno abbiamo preso la decisione: la dolce morte, la sua dignità preservata, un addio alla vita perché quella chi gli rimane non è più vita.
Oggi lo accompagno. Andremo soli, io e lui, senza Elena, che pure gli vuol bene, ed ha imparato a conoscerlo. Andremo soli e io lo vedrò morire. Lui sa che così deve andare e lo so pure io. Quanto vorrei che questa scelta fosse possibile anche per me, quando verrà il momento, e non solo per il mio cane.

                                                                        Silvano C.©


( La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

2 commenti:

  1. io spero invece che tu non debba scegliere mai, che la vita ti accompagni sempre e lieta fino al giorno che sarà, però ho un pensiero che mi tormenta. Penso che noi siamo responsabili durante tutta la nostra vita non solo di noi stessi, ma anche di altri, degli altri…fino all’ultimo nostro giorno. E dovremmo saper usare questa nostro tempo in modo ancora maggiore proprio quando la morte si avvicina. Oggi c’è la terapia del dolore che accompagna. E accompagna anche chi è vicino al malato. Questa è una festa, ideata da un malato terminate, che ora non c’è più. ma che ha deciso di fare qualche cosa davvero di concreto prima di finire il suo tempo. Secondo me un grande nella sua vita. Grazie per lo spazio. http://www.valseriananews.info/eventi/1673-piario-ferrari-sfreccianti-per-la-raccolta-fondi-a-favore-dei-malati-oncologici

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    1. ho letto da giorni, e non ho mai trovato le parole, neppure ora ho le parole. e sicuramente non ho alcuna sicurezza (bella questa ripetizione con una negazione, no?) le parole essenziali del mio post comunque sono nelle ultimissime righe, a quelle volevo arrivare, senza nulla togliere a chi vi legge anche il rispetto dovuto agli animali, ed alla loro dignità. io vorrei solo che fosse rispettata la libera scelta di ognuno, a volte la libertà porta magari a commettere errori, ma è troppo importante la propria libertà in alcune scelte fondamentali ed etiche per sentirsela imporre da altri, chiunque siano questi altri. quella festa descritta mi piace, perchè ha sispettato la volontà di una persona. mi mi piace pure che sia rispettata la volontà di tanti che decidono di finire, magari con vicino chi amano, se lo vogliono. oppure da soli, se è quella la loro volontà. anche chi se ne va dovrebbe, in ogni caso, considerare cosa fa a chi gli sta vicino. anche questi meritano rispetto...e la fatica di vivere, se aiuta qualcuno, è giusto farla, se se ne ha la forza...grazie, aninim*... Silvano

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