lunedì 24 novembre 2014

Il donatore di sangue


Cosa ci può essere di più bello che donare a chi ha bisogno, e che magari grazie al tuo dono riesce a vivere meglio, o addirittura può vivere? In questo caso poi il dono non porta a controindicazioni, si limita ad un lieve fastidio, non pregiudica in alcun modo il tuo quotidiano se non per quei minuti, poche volte in un anno. Addirittura donare il sangue, per un maschio adulto e sano, è uno stimolo a far funzionare meglio il proprio sistema emopoietico, cioè quei tessuti che producono globuli rossi, globuli bianchi e piastrine, a tenerli più allenati, in un certo modo, visto che i maschi, sino a prova contraria, non hanno piccole perdite mensili di sangue con le mestruazioni.
Magari a correre qualche rischio sono coloro che lo ricevono il tuo dono, perché potrebbe portare malattie non ancora scoperte o per altri diversi motivi che per fortuna, con i progressi della medicina, diventano sempre più improbabili.

Io conosco una persona che ha donato sangue a lungo, nella sua vita, ma per un motivo strano, per qualcuno difficile da capire. Non lo ha fatto per un senso di solidarietà, anche se non era neppure del tutto assente. Non per soldi, cioè non ha ricevuto compensi in denaro per le sue donazioni, ma solo un piccolo omaggio che tradizionalmente si fa ai donatori: una consumazione al bar oppure un pacchetto di pasta. Non lo ha fatto neppure perché chiamata per un’emergenza, non le è mai successo. Neppure per ottenere analisi gratuite o per averne vantaggi sul posto di lavoro, cioè per farsi un giorno o qualche ora di vacanza extra e retribuita.
Macché. Ha donato il sangue perché aveva paura di farlo, e voleva dimostrare prima di tutto a sé stessa che quella paura la sapeva controllare, superare.  Incredibile, vero? Donare come sfida, come dimostrazione di poterlo fare. Senza inutili altruismi, buoni sentimenti, solidarietà. Donare per una sorta di egoistica affermazione della propria volontà. Del resto cosa spinge un uomo a conquistare una vetta o lo spazio se non il bambino che ancora si nasconde dentro l’adulto e vuole misurarsi col mondo?

                                                                       Silvano C.©


( La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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