Da piccolo, molto piccolo, lo portano alle giostre, una o
due volte all’anno, quando arrivano i carrozzoni e le luci per la festa del
patrono o per quella del partito. I soldi non sono tanti, e puntualmente la
domanda arriva, ineludibile: preferisci qualche giro in giostra o un
giocattolo?
La giostra lo attira, è evidente. Ma il giro finisce subito,
il campanello suona che neppure si è iniziato a goderselo, quel giro. Un
giocattolo invece poi gli rimane, se lo può portare a casa, giocarci pure il
giorno dopo. E il giorno dopo ancora…
Passa qualche anno, non tanti, ed un giorno decide che vuole
fare un giro in giostra, è troppo bella quella giostra, e quel camion dei
pompieri è rosso, ha la sirena, ha le luci, ha pure due volanti, uno per parte.
Vuole fare un giro in giostra. Anzi, sono tre giri che gli
spettano, stavolta anche lui va in giostra.
Quando finalmente il grande disco con auto, moto, camion,
carri armati ed elicotteri si ferma lui è velocissimo a raggiungere il camion
dei pompieri, ed entra nella cabina. La cabina però è piccolissima, deve tenere
la testa piegata, i movimenti con la braccia sono quasi impossibili, e il
volante, anche se lo fa girare, non sterza da nessuna parte. Gli altri due giri
neppure gli interessano più, e li fa in modo svogliato, perché si sente tradito
da quel camion dei pompieri, ed il resto non conta nulla.
Silvano C.©
( La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.