Come mi chiamo non ti interessa, del resto non interessa a
nessuno. Solo a mia madre, sin quando è vissuta. Ma per il resto a nessun
altro, né amico né parente, neppure a Dio, ammesso che esista, perché non è
amandomi che mi ha conciato in questo modo, su una carrozzina, sin da quando
avevo pochi anni, ma con la testa buona, giusto per farmi capire quanto avrei
potuto avere e non avrò mai.
Dire che sono incazzato è poco. Neppure i politici mi hanno
aiutato, anche quelli che si dicono di sinistra e vicini alla mia condizione. Basta
politica. Ora voto chi so io, prima non votavo. Sono tutti venduti, col culo
attaccato alla poltrona ed al loro interesse, ai loro vitalizi, intenti solo a
far favori ai loro amici.
Mi hanno dato soldi per una casa con tutti gli accorgimenti
più moderni, ed anche per un mezzo per spostarmi per strada. Da quando mi sono
sposato mi hanno fatto avere un contributo anche per l’auto che può guidare mia
moglie, ma che se si azzarda a parcheggiare in zone vietate, dove io non potrei
altrimenti arrivare, ci fanno multa. Tutti stronzi, servitori di leggi stupide,
senza umanità e giustizia, anche i vigili urbani.
Mia moglie l’ho sposata ormai da diversi anni, è originaria
del Bangladesh, e per molto tempo,
prima, è stata un aiuto indispensabile dopo la morte di mia madre e dopo che i
miei fratelli, tutti, mi hanno abbandonato, con le scuse più diverse, per non dover
aver a che fare con me.
Eppure sono conosciuto in giro, e nel paese dove vivo
nessuno può fingere di non sapere chi sono e cosa ho fatto, quando potevo,
lavorando a mio modo per dare il mio contributo alla cosiddetta "società". Ho
lavorato ed ho lottato, per i miei diritti e per i diritti di tutti quelli come
me, andando in giro a martellare le scalinate che mi impedivano di entrare nei
posti pubblici, incatenandomi, arrivando più di una volta sui giornali, perché la
cronaca vive delle mie disgrazie, e delle disgrazie degli sfortunati.
Ora sono stufo delle loro stupide regole, fatte solo per la
gente sana. Io dovrei stare tranquillo, sparire in silenzio magari, o essere
eternamente grato per tutto quello che mi hanno dato. E potermi muovere con le
mia gambe, stronzi, avete mai pensato che è quello che vorrei di più al mondo?
Avete mai provato a mettervi nella mia condizione? Non credo, anzi, ne sono
certissimo.
Anche questi stupidi passaggi pedonali avete pensato per
voi, non per me, che ora devo muovermi su una carrozzina elettrica e vorrei
passare qui, non 100 metri più avanti, perché è qui che tutti quelli con le
gambe passano, se ne hanno voglia, dopo aver guardato velocemente se arriva qualcuno.
E voglio passare di qui anche io, chissenefrega se chi
arriva in auto magari non mi vede bene…
Silvano C.©
( La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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