sabato 17 maggio 2014

Cosa insegna la storia?


Bella domanda, retorica quanto basta, slogan e proverbio nello stesso tempo.
Nulla.
Questa è la risposta di molti, ne sono convinto. 
La storia non insegna nulla perché non è una scienza esatta, ma è basata sull’interpretazione che a sua volta si basa su fatti tramandati da documenti di ogni tipo. Non è sempre esistita secondo alcuni, perché sino ad un certo momento l’uomo non ha trasmesso nulla ai propri discendenti in maniera tale da poter essere interpretato secondo i canoni della scrittura codificata, e si parla perciò di preistoria. Distinzione capziosa, secondo me, quella tra preistoria e storia, perché la preistoria è storia pure essa, se per storia si intende il cammino evolutivo e sociale dell’uomo politico.
In ogni caso non insegna nulla anche perché prima occorrerebbe studiarla, studiarla comporta impegno e fatica, e ci si affida quindi semplicemente alla memoria personale, all’esperienza diretta, a quello che si è visto con i propri occhi, neppure bastano quelli di genitori o nonni.
In queste condizioni capita esattamente quello che succede ad ogni innamorato che pensa che i sentimenti che vive siano unici, mai vissuti ed irripetibili. Solo anni dopo capirà che quei momenti appartengono ad ogni essere umano, e che i suoi errori, le sue illusioni, il suo intero mondo personale insomma, è patrimonio comune. Ma intanto scrive cose folli, pensa al suicidio o al paradiso, in attesa di tempi maturi, che rendano infine giustizia.
La storia che viviamo oggi, cioè la cronaca, è assolutamente inestricabile e l’ideologia la sovrasta. L’ignoranza contribuisce a far prediligere risposte semplici e gratificanti, perché il complesso spaventa o è ritenuto solo un modo per raccontare falsità.
I giovani sono facili prede di astuti manipolatori, gli adulti sono coinvolti, e non ammetteranno mai evidenze oltre il loro interesse o la loro convinzione, e gli anziani infine spesso vivono in un mondo del passato, tendono a conservare e si oppongono al mutamento, ad ogni mutamento, anche a quello salutare.
Non sono mica ottimista, da questo punto di vista, si è capito?

Fonte dell'immagine usata                                                                              
                                                                                           Silvano C.©


( La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

2 commenti:

  1. Tutto quanto è accaduto sino a ieri è storia. Dovrebbe insegnare molto se riuscissimo a metterci con impegno vero, cervello, su quanto è accaduto. Fare le giuste considerazioni mettendo assieme tutte le notizie già a nostra conoscenza, in nostro possesso.
    Partire dalla storia recente, senza dimentocare quella passata.
    Le notizie recenti, quindi già accadute, messe assieme ci possono far capire molto più di quanto immaginiamo e quindi cercare di capire i perché e trovare le giuste soluzioni.
    Quanto accaduto è immodificabile...
    menfino

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    Risposte
    1. a volte i modelli che abbiamo non si adattano ai fatti nuovi. credo occorra anche fantasia...se non evolvessimo comportamenti mai tenuti prima saremmo ancora al freddo, senza aver ancora il possesso del fuoco. saremmo animali tra gli animali, sempre uguali nel loro comportamento nel corso dei secoli e dei millenni. gli animali al massimo si estinguono o trovano nuovi ambienti e nuove prede... :-)

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