Anno straordinario, il 1492.
Per alcuni storici sancisce il passaggio
dal medioevo all’età moderna, ma le opinioni a tal proposito sono a volte
contrastanti sia in funzione della provenienza geografica sia della formazione
e dell’ideologia ispiratrice degli studiosi.
Indubbiamente tuttavia fu un anno di
mutamenti e fatti epocali, tali da produrre nei secoli a venire conseguenze
uniche.
È nel 1492 che Cristoforo Colombo, al
comando di tre sole piccole navi fornite anche grazie all'aiuto di Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona
arrivò nelle Americhe, convinto di aver trovato una nuova via marittima per il
Catai (l'odierna Cina).
Isabella di Castiglia e Ferdinando
d’Aragona, all’inizio dell’anno, completarono con le armi la cacciata dei
mori, cioè degli arabi (realizzando la “Reconquista” completa da parte dei cristiani dell'area
europea) e posero le basi di
un nuovo stato moderno.
I due Re Cattolici combatterono attivamente, per
motivi economici e di potere, i fedeli musulmani (moriscos) e con loro gli ebrei, che espulsero dai loro territori. Gli ebrei falsamente convertiti al cristianesimo rimasti in Spagna vennero chiamati “marrani” e, se scoperti, destinati al supplizio.
In particolare gli ebrei di origini spagnole in seguito vennero definiti
sefarditi.
Sempre nello stesso anno morì a Firenze,
Lorenzo de’ Medici, una delle figure più importanti a livello politico,
letterario ed artistico del rinascimento italiano mentre a Roma, dopo la morte
di Innocenzo VIII divenne papa Alessandro VI, di origini spagnole, più noto
come papa Borgia, che ebbe numerosi figli, i più noti dei quali furono
sicuramente Cesare e Lucrezia Borgia.
Ercole I d'Este |
Il primo destinato a diventare uno dei
principali uomini di potere dell’intera Italia (ricordato dal Machiavelli, e
soprannominato il “Valentino”) secondo le intenzioni del padre, ma bloccato
nelle sue ambizioni in modo definitivo con la morte del papa.
La seconda, dopo
due matrimoni, sposa a Ferrara del futuro Duca Alfonso d’Este, figlio
di Ercole I d’Este. E qui il mio discorso ritorna ai fatti spagnoli ed alla
cacciata degli ebrei dalla Spagna.
Ercole I, uomo di cultura e mecenate, non
fu universalmente noto come Lorenzo il Magnifico, ebbe tuttavia un ruolo
fondamentale nell’Italia d'allora divisa in piccoli Stati e fu, per la sua città, uno dei
signori più illuminati.
Ebbe sempre la visione della capitale del suo potere come di un faro di civiltà e di tolleranza, e volle fare di Ferrara una città moderna ed europea. A lui siamo debitori per l’ampliamento cittadino denominato Addizione Erculea, grazie all’aiuto dell’architetto ed urbanista Biagio Rossetti.
Ebbe sempre la visione della capitale del suo potere come di un faro di civiltà e di tolleranza, e volle fare di Ferrara una città moderna ed europea. A lui siamo debitori per l’ampliamento cittadino denominato Addizione Erculea, grazie all’aiuto dell’architetto ed urbanista Biagio Rossetti.
Sempre a lui si deve, nell’anno 1492,
l’accoglienza entro le mura cittadine degli ebrei sefarditi, gli esuli
spagnoli, che qui, per oltre un secolo, ebbero accoglienza e riconoscimenti.
(Curiosità. Sino a poche ore fa anche Wikipedia ignorava questa circostanza tra gli eventi notevoli del 1492, che una lapide marmorea ricorda molto bene, nell'antica Via Vignatagliata, dal 1992. Ho così provveduto ad integrare la voce enciclopedica).
(Curiosità. Sino a poche ore fa anche Wikipedia ignorava questa circostanza tra gli eventi notevoli del 1492, che una lapide marmorea ricorda molto bene, nell'antica Via Vignatagliata, dal 1992. Ho così provveduto ad integrare la voce enciclopedica).
Solo con la fine del controllo estense di
Ferrara, nel 1597, e con il rientro del Ducato entro i domini dello Stato Pontificio, iniziò inesorabilmente a mutare l'atteggiamento nei confronti della presenza ebraica
ferrarese e, inutile negarlo, anche il declino dell’intera città.
Nel 1624, ad appena trent’anni dal
ritorno del Regno Pontificio, a Ferrara venne istituito il Ghetto. La cultura ebraica tuttavia non fu mai messa a tacere, ed anzi, specialmente quando gli ebrei venero maggiormente osteggiati, più forte seppero espimere personalità di eccellenza, come ad esempio, Isacco Lampronti, vissuto in queste vie tra il 1679 ed il 1756, autore di una importantissima enciclopedia talmudica pubblicata in gran parte postuma.
Silvano C.©
( La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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