lunedì 9 novembre 2020

Meglio cantare

 Per molto tempo sono stato convinto di essere intonato. Non di avere una bella voce, ma di saper cantare abbastanza bene. Ora dubito seriamente che questo sia vero, anche se qualche volta ho cantato come fanno tutti, credo, in varie occasioni con amici. Mai in un coro però, salvo quando mi fecero imparare a memoria e poi cantare “Romagna mia” da ragazzino, e solo perché i miei, visto che il medico aveva detto che avevo bisogno di mare, mi mandarono in colonia estiva a Igea Marina. Io, un emiliano, in terra romagnola. In effetti esiste la regione Emilia-Romagna, ma le due entità sub-regionali hanno differenze che nessuna delle due vuol giustamente dimenticare.

Ora vorrei cantare. Oggi a dire il vero non ho neppure canticchiato, le notizie sono deprimenti, tu mi manchi da troppo tempo, e poco fa ricordavo quando si andava da qualche parte assieme. La tua espressione, le tue parole, il suono della tua voce che mi chiama come poi nessuno più.

Ho rivisto nella mente alcune cose, mi sono un po' perso. Ho evitato di chiudere gli occhi perché altrimenti sarei andato a sbattere contro qualcosa, sarei inciampato o sarei stato investito. Gli occhi però ero tentato di chiuderli, per un breve momento ti ho avvertita vicina e volevo trattenerti. Non l’ho fatto e quasi mi è venuto da piangere. Alla fine non ho pianto ma sono arrivato alla conclusione che piuttosto che piangere è meglio cantare.

Spero che tu condivida. Ciao, Viz.

                                                                          Silvano C.©   


    (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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