Vado a morire e non so cosa dire
Un testamento memorabile non è facile da improvvisare
Frasi tanto per non tacere è sufficiente immaginare
Dovrei essere imparziale
Potrei ammettere errori
Saprei dire troppo o inutile
Racconterei ciò che mi resta di frammenti
Tutto mi è negato, niente non richiede scelte
Prima di quel momento forse potrei mutare il modo di vedere la vita, accettare quello che ho perso e lasciare il presente a fare il suo lavoro. Leggere i consigli nel modo giusto, con lenti che stanno al loro posto restituendomi il senso vero. Le scelte mi hanno allontanato molte possibilità, ma questo è naturale perché la libertà è esattamente questo, e la strada che percorro ha attraversato incroci con altre varianti. Frammenti uniti dal Kintsugi, che riunisce il tutto e finalmente restituisce quello che cerco. Sta a me la decisione, per quello che conta, e sempre a me l’onere della difesa della scelta. Non è detto che le mie paure siano veramente paure, potrebbero essere solo la fuga per isolarmi in attesa di trasformazioni. Nulla è certo di ciò che avverrà, non è provato, magari probabile. L’animale che si nasconde ferito potrebbe morire in solitudine oppure ritornare dopo essersi ripreso, e il bruco, prima di trasformarsi, non credo abbia nozione della sua vita futura. O forse sì. Aspetto, Viz. Vediamo cosa succederà.
Silvano C.©
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