domenica 12 gennaio 2014

Radici


Ecco, avevo proprio bisogno di Andrea Camilleri e di Tullio De Mauro a darmi un’ulteriore mazzata in basso, sulle mie radici, che chissà perché si pensano rappresentate come una sorta di ramificazione che affonda nel terreno, in questo caso meglio parlare di territorio. Pensare ai propri genitori o a dove si è nati non sempre coincide, mentre invece tali radici sono conficcate nei nostri neuroni che hanno avuto l’imprinting della lingua materna, solitamente il dialetto, e quindi della gente che lo parlava.

La mazzata è questa, in poche parole: chi si allontana dai luoghi di origine cristallizza la forma dialettale che vi si parlava al momento della sua partenza
Se ritorna dopo 20 o 30 anni e comunica utilizzando il dialetto con chi allora conosceva e frequentava si ritrova ad usare termini in qualche caso usciti dall’uso corrente, un po’ arcaici insomma.
Se i contatti si sono mantenuti non si assiste a questo fenomeno, ovviamente, ma se si sono allentati come naturale evoluzione dei rapporti o come colpevole ed ingiustificabile fuga, anche se di giustificazioni sarei pronto a portarne diverse per ogni singolo esempio mi venisse fatto notare, allora sì, esiste il serio rischio di essere rimasti dinosauri di un’era ormai finita. Fossili viventi, sia chiaro, ma sempre fossili.
E per me è una mazzata, lo confesso. Legato ai miei luoghi dell’infanzia e della giovinezza, inadatto ormai a ritornarvi in modo stabile perché dove vivo adesso ho nuovi legami, scosso in un modo che non so esprimere dal terremoto del maggio 2012 che mi ha privato per non so quanto tempo di un luogo che avevo a lungo sognato, che poi ho potuto conquistare e che ora ho dovuto smantellare ed abbandonare, con un padre che vive ancora in quei luoghi e che cerco di vedere quando posso, ma che non ha senso sradicare a sua volta, con un ambiente che trovo mutato, talvolta imbarbarito, io resto ammutolito ed avvilito.
A volte mi aggrappo a cose stupide, non vitali, ma che sono l’anima di un luogo. Ed allora è quella pizzeria, oppure quel cinema che rischiava di chiudere e che non ha chiuso ma è comunque cambiato, o è quel negozio gestito da una signora anziana che non so per quanto troverò ancora.
E le mie radici restano il mio ricordo, cristallizzato appunto, sublimato, ma sempre più lontano da quello che ero e che erano (le radici). 
E non sono emigrato in Australia, no, semplicemente da Ferrara mi sono trasferito in Trentino, a un paio d'ore d’auto, o a circa 4 ore di treno (la linea ferroviaria Trento – Ferrara è tra le meno rapide che si possano immaginare, e non è possibile fare il tragitto senza effettuare almeno un cambio, più spesso due).
E, di riflesso, non posso non pensare a chi, per fuggire da fame e guerra, si ritrova sradicato in Italia e vive ben altri problemi.

Aallo stesso tempo non posso scordare i tanti giovani italiani spinti ad abbandonare il nostro Paese per avere migliori opportunità di lavoro. 
Io, da giovane, ho dovuto solo cambiare regione, e non invidio chi dovrà cambiare Paese. No, non lo invidio, né invidio i suoi genitori o i suoi legami. 
È di questi giorni la notizia che l’Italia, in Europa, è il Paese con la maggior variabilità genetica, segno che è stata per millenni terra di passaggio e di conquiste, dal mar Mediterraneo e dal nord Europa. Millenni di dolore e nostalgia, di opportunità pagate a caro prezzo, talvolta anche con la morte.


Quindi, in fondo, io posso benissimo accettare lo status di fossile vivente; c’è di peggio.
Ecco il libro che mi ha ispirato il post:  http://www.laterza.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1266&Itemid=101  
                                                                    

                                                                                        Silvano C.©


( La riproduzione è riservata. Ma non c'è nessun problema se si cita la fonte.  Grazie)

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.

Post più popolari di sempre

Post più popolari nell'ultimo anno

Post più popolari nell'ultimo mese

Post più popolari nell'ultima settimana