giovedì 16 gennaio 2014

Non mi piace “Mi piace”


Leggo su Facebook, ed ho visto pure l’invito drammatico sulle vetrine della libreria pochi minuti fa, questa notizia, che purtroppo girava da tempo a Rovereto. “Blulibri, storica libreria indipendente di Rovereto, cesserà la sua attività a fine marzo. Mobilitiamoci per salvarla!
Nel momento in cui scrivo i mi piace totali sono esattamente 1237.
Si invita, su questa pagina, a firmare la petizione on-line a favore della libreria: Salviamo la libreria Blu. In questo momento le firme sono 107.
L’account originale su Facebook della libreria, se sei interessata/o, è https://www.facebook.com/blulibri.rovereto?fref=ts

Dopo queste premesse ho poco da aggiungere.
Il “mi piace” non mi piace, lo trovo inutile. E trovo inutile pure la petizione, anche se stimo e conosco, pur se non personalmente, il suo promotore, molto noto del resto a Rovereto e in Vallagarina.
Se si vuole che un punto commerciale rimanga vivo, e una libreria è un punto di vendita commerciale, oltre che culturale, occorre mantenerlo vivo facendo acquisti, in questo caso comprando libri. Se non si entra nella libreria Blu a comprare libri, o se lo fanno in pochi, per mille motivi diversi, non ultimo quello che in Italia si legge sempre meno, tutto è inutile.
Conosco persone con buone disponibilità economiche e di cultura elevata che i libri se li fanno prestare in biblioteca, invece di comprarli.  È la stessa storia di quando a Ferrara si scrivevano post-it sull’ingresso di un cinema in centro che rischiava di chiudere, l’Apollo. Ora il cinema ha una nuova gestione, non ha chiuso, ma si è in qualche modo “commercializzato”, cioè non è più quello che era un tempo. È cambiata la tipologia di programmazione ed ora i posti sono numerati. Non è più il cinema di prima.
Inoltre, e questo già lo scrissi, inutile volere un cinema aperto in centro e poi cercare in ogni modo sconti o ingressi a prezzo ridotto.
La cultura costa. Costa il cinema di qualità, costano i libri, costa il teatro, costano i musei ed i monumenti. Ma sono anche una risorsa economica, quindi offrono posti di lavoro e mettono in moto il grande ed il piccolo turismo, mantenendo vivi anche i nostri centri storici. La cultura, insomma, è uno dei volani dell'economia che noi italiani dovremmo privilegiare.


                                                                     Silvano C.©


( La riproduzione è riservata. Ma non c'è nessun problema se si cita la fonte.  Grazie)

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