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Il cavolo non fa bene solo per la vitamina C, ma quello rosso può essere anche utilizzato come un buon indicatore chimico. Visto che un indicatore chimico da laboratorio non è una cosa facilissima da trovare per adesso lascia da parte quest’idea e cerca di far divertire tu* figli* o tu* nipote con un’esperienza ai limiti della voglia di mangiar verdure, che i ragazzini non sempre amano, purtroppo, a volte col concorso colpevole di noi adulti.
Il cavolo non fa bene solo per la vitamina C, ma quello rosso può essere anche utilizzato come un buon indicatore chimico. Visto che un indicatore chimico da laboratorio non è una cosa facilissima da trovare per adesso lascia da parte quest’idea e cerca di far divertire tu* figli* o tu* nipote con un’esperienza ai limiti della voglia di mangiar verdure, che i ragazzini non sempre amano, purtroppo, a volte col concorso colpevole di noi adulti.
Occorrente:
·
Cavolo rosso
·
Qualche bicchiere trasparente
·
Aceto, sapone, limone, bicarbonato, acqua…
·
Tagliere, coltello, recipienti a piacere e, insomma, le
solite attrezzature presenti in ogni cucina
La cosa da fare per iniziare è la più pericolosa, perché
prevede l’uso del coltello e del tagliere da cucina, ma se lavorare in cucina
con i bambini è un’abitudine o un’occasione per stare assieme, il pericolo è
molto limitato. Dunque. Inizia a tagliare a fettine sottilissime il cavolo
rosso, nella quantità che serve per ottenerne ad esempio un’insalata da
consumare cruda. Il cavolo lo raccogli in un contenitore e lo copri con acqua,
senza esagerare, anzi, pressandolo un poco con le mani. Lo scopo per ora non è
lavare il cavolo, ma ottenerne un po’ di succo, quello che fa diventare l’acqua
rossa, per capirci. Lasciandolo un po’ in ammollo otterrai più succo, e una
decina di minuti sono più che sufficienti. Ora filtra con un colino l’acqua
colorata in un altro recipiente, e metti da parte il cavolo.
Ora finalmente la cosa divertente. Versa un po’ di
quell’acqua in alcuni bicchieri di vetro trasparente. Più sono sottili, meglio
è. Controlla e fai vedere che in tutti il colore del liquido è uguale, più o
meno violetto.
A questo punto, se hai recuperato qualche sostanza acida,
come aceto o succo di limone, oppure basica, come piccole scaglie di sapone da
bucato o bicarbonato di sodio puoi iniziare.
Fai cadere qualche goccia di limone in un bicchiere, e
vedrai che l’acqua di cavolo diventerà rossa, e lo stesso capiterà con l’aceto.
Se invece nell’acqua di cavolo farai cadere un pochino di
sapone oppure di bicarbonato nel bicchiere vedrai un colore più vicino al blu.
Ecco, tutto qui. È la chimica da cucina, e, cavolo,
funziona!
Ovviamente si possono inserire varianti in questa esperienza
semplicissima, sino ad ottenere striscioline di carta al cavolo rosso, ad
esempio, ma questo lo lascio alla tua fantasia o alle ricerche che da solo puoi
fare in rete.
Per approfondire gli indicatori chimici più seri come il
tornasole o la fenolftaleina, usati nei laboratori di chimica per stabilire se
una sostanza è acida come il limone o basica come il sapone permettono di
trovare anche quanto è acida o basica una sostanza, ma qui a me basta il gioco,
e la Ludoteca, lo spazio dei giochi dove si impara divertendosi, è ben diversa
dalla Ludopatia, dove adulti spesso con problemi economici cercano una quasi
impossibile via di uscita dalle difficoltà nelle quali si trovano, risolvendo
in realtà solo i problemi dei gestori delle slot o della sale gioco. Fa rabbia
che sia lo Stato a permettere tutto questo.
PS- Quasi dimenticavo. ora, il cavolo, è ottimo a pranzo...
Silvano C.©
( La riproduzione è riservata. Ma non c'è nessun problema se si cita la fonte. Grazie)
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