venerdì 17 febbraio 2017

2 mesi




Tanti anni fa, ricordo, in campeggio in Puglia stavo facendo lavori sul motore e usavo una vecchia maglietta rotta di nostro figlio per pulirmi le mani.
Mi venne un’idea stupida e volli metterla in pratica.
Lo chiamai, gli chiesi di mettere quella maglietta sporca di grasso e di vernice e di fingere che fosse stato lui a sporcarsi. Io lo avrei visto, secondo i nostri accordi, solo quando stavo parlando con te e poi lo avrei sgridato, per scherzo ovviamente, solo per giocare.
Tutto procedette come da copione, e pure tu rimanesti molto stupita di come lui avesse potuto conciarsi in quel modo.
La cosa però forse mi prese la mano, e ad un certo punto nostro figlio iniziò a prendersela sul serio, come se lo stessi sgridando veramente.
Quando lo capii non potei che iniziare a ridere, e anche tu a quel punto ti divertisti. Lui molto meno. Ancora oggi, quando capita e ricordiamo l’episodio, proviamo nostalgia.

Furono anni belli, anche se pure allora non ci mancarono problemi enormi. Per molto tempo andammo in vacanza con lui poi la situazione mutò, è normale. Lui iniziò ad essere sempre più indipendente, noi cominciammo a muoverci meno, i nostri stavano invecchiando, e rimandammo molte delle cose che pian piano si stavamo accumulando nella scatola dei desideri ad un tempo futuro nel quale avremmo avuto maggior libertà.
Non furono veri e propri progetti, anche perché io ho sempre odiato programmare troppo i viaggi o i periodi di vacanza in genere. Abbiamo dovuto prenotare solo un paio di viaggi verso la Sardegna, ma per tutto il resto era l’improvvisazione che rendeva bello quello che facevamo. E meno male, mi viene da pensare ora. Quando decidevamo di partire impiegavi settimane per preparare sacchetti con abiti e biancheria, per scrivere su blocchi per note le cose da fare, o da sistemare.

Io rimandavo, se potevo, e partecipavo pure io nell’organizzazione, è chiaro, ma volevo sempre tenermi la libertà di una modifica dei piani all’ultimo minuto. In fondo, salvo casi particolari o appuntamenti con altre persone, nessuno ci obbligava a scegliere una destinazione piuttosto di un’altra.

Da un paio di mesi tu hai dovuto scegliere un altro viaggio. Non hai preparato i soliti sacchetti con abiti e biancheria. Non hai portato con te molte cose. Hai persino lasciato gli ultimi regali che ti abbiamo fatto. Due mesi fa te ne sei andata.


                                                                                           Silvano C.©  
 (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.

Post più popolari di sempre

Post più popolari nell'ultimo anno

Post più popolari nell'ultimo mese

Post più popolari nell'ultima settimana