Se
c’è un’ultima volta, dopo c’è anche una prima volta.
La
prima dopo un’ultima.
E
mentre solitamente una prima volta porta con sé immagini positive e vi si
associano traguardi raggiunti questa prima volta invece è completamente
diversa.
Mi
ritrovo a tornare, ad allontanarmi da te per vedere i luoghi dove ho vissuto
tanti anni ed ai quali sono legato da fili sempre più sottili senza la tua
presenza. Tu verrai con me, vedrai con i miei occhi, mi sarai accanto. Questo mi
dico, e mi dicono alcuni. Ma sarà la prima volta nella quale non potrò
telefonarti, più volte nello stesso giorno, e se lo facessi il telefono
resterebbe muto. Non ti comprerò quel dolce che ti piaceva per fare colazione. Non
entrerò più in quel negozietto di piccoli e preziosi oggetti etnici. Non avrò
alcun desiderio di andare a mangiare in quel locale dove sei venuta tante volte
pure tu per poi telefonarti, seduto al tavolo, e farti venire un po’ di
invidia.
Andrò
perché devo andare.
Andrò
perché la vita continua.
Andrò
anche se non ne ho alcuna voglia e malgrado questo preparo da giorni le cose
che devo spostare.
Andrò
per la prima volta e non so esattamente cosa proverò, cosa sentirò dentro,
quali legami intenderò spezzare o quali abitudini dovrò scordare.
Andrò,
così sarà, e non sarà l’ultima.
Spero
col tempo di abituarmi, ma non ci conto molto, lo ammetto.
Silvano
C.©
(La
riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
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