È
durato una breve stagione, ed ora sarà stato distrutto, come molto di ciò che
riempie la memoria di tutti noi.
La memoria ha il
compito di salvare il ricordo di ciò che è stato importante, non di salvare ciò
che è stato importante.
Stava
sul retro di quella casa, in affitto, ammobiliata, eppure veramente mia come
mai nessun’altra casa prima.
Una
casa gelida in inverno, ma caldissima per ciò che conta nella vita. Ti lascio
immaginare a cosa alludo.
Andammo
in montagna, un giorno. Portammo con noi, al ritorno, poche piantine di fragole di bosco. Le sistemai in quello spazio dimenticato.
Presi
l’abitudine di andare a vedere come crescevano, ed iniziai a contare le nuove
piantine che venivano mandate a colonizzare il mondo.
Rimasi
ore credo a guardarle, ma non ne mangiai mai nessun loro frutto.
La
stagione del mio personale posto delle fragole era finita.
Altrove
ci chiamava la nostra vita, e le nostre scelte. Altrove, ma una parte di cuore
è rimasta in quel posto solo mio.
Silvano
C.©
(La
riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
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