domenica 5 febbraio 2017

il giorno



Mi sono svegliato, mi sono alzato, ed era già tardi perché la notte prima mi sono addormentato tardi.

Ho eseguito i soliti gesti del mattino, a volte scambiando i momenti ma ottenendo la stessa somma pur modificabdo l'ordine degli addendi.

Ho parlato con mio figlio, e poi, visto che sembrava non voler piovere malgrado le previsioni, sono uscito.

Sono passato a salutarti, pochi minuti, e poi mi sono diretto verso il centro.

Oggi, prima domenica di febbraio, si entrava gratuitamente in diversi musei, ed io sono andato al Mart. Ho rivisto le mostre che già avevo visto, una vita fa che risale a pochi mesi addietro, a parte una piccola sezione nuova.

Ho avuto la tentazione di far suonare un enorme gong appeso con una sfera pronta allo scopo ed appesa pure lei a pochi centimetri. Mi sono trattenuto però, ed ho solo chiesto conferma che farlo suonare era vietato. Mi è stato confermato, con un sorriso.

Sono uscito, sono tornato a casa, ho telefonato, ma prima ho dato qualche colpo di martello ad una serratura condominiale che non voleva saperne di chiudersi ed aprirsi come conviene. Lei ha capito. Ora si apre e si chiude come conviene.

Ho preparato il pranzo, e per le trenette ho scongelato quel pesto preparato la scorsa estate. Lo ricordi, immagino, ti piaceva.

Ho visto un film con mio figlio, non tutto, e poi ho sistemato la tavola e la cucina.

A quel punto la pioggia ha iniziato a cadere, e non si è più fermata. Ho fatto bene ad uscire stamane, mi son detto. Sono salito, ho fatto qualche cosa in rete, nulla di essenziale. Ho anche letto qualche pagina di un libro che parla di mare e barche, di amore e di morti per le tempeste.

Ora è quasi sera. La giornata senza te è finita, una tra le tante che mi aspettano. Ne sono consapevole, lo devo accettare, parlarne o lamentarmene non serve a nulla, è successo.

Stranamente la sera mi sembra tutto più facile. Ogni cosa è stata fatta. Non devo decidere cosa fare, come al mattino. Non devo progettare. Devo solo aspettare che venga il momento per addormentarmi, e dimenticare.

Il mattino ricordo, la sera un po’ accetto ed un po’ dimentico. Il lungo inverno non è finito, ma oggi fa meno freddo, anche se ora piove.


                                                                    Silvano C.©  
 (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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