Oggi
e domani intendo rispettare una sorta di silenzio sui social, tranne rarissime
eccezioni.
E
per il futuro intendo, ad ogni 17 del mese, continuare così.
Per
me quella data resterà nella memoria, per sempre. Se la ricorderò in tal modo
12 volte in un anno questo diventerà un nuovo espediente per non
andare oltre ciò che non voglio superare.
Intendo
vivere, sia chiaro, continuare a curare le cose importanti che curavo prima, inventarmi
interessi nuovi, iniziare ad immaginare progetti diversi e in qualche caso magari
vederli semplicemente come un prolungamento dei tuoi stessi progetti, quelli
che avevamo in comune. Mi fa rabbia che tu non possa ora averne di nuovi
totalmente tuoi, questo non lo so accettare. Ma di ricordarti ne ho facoltà, ed
intendo farlo.
Oggi,
immaginando quello che avresti potuto dirmi, sei stata esplicita e brutale, mi
hai spiegato con quella parola impronunciabile che non ci sei più. Ed io ti rispondo, sempre immaginando che tu mi ascolti, che è proprio la tua lontananza nel
tempo e nello spazio a rendere ogni cosa più solida, stabile, a non far
diminuire il bisogno. Del resto quante volte ti ho detto come mi infastidivano
alcuni tuoi gesti, o come non approvavo certe tue scelte. E quelle volte che ti
ignoravo? Altre invece mi sentivo sicuro, pensando ai fatti miei, sapendo che
tu in ogni caso c'eri, o stavi tornando. Inutile dirtelo, lo sai.
Va
bene, sarà così. Oggi farò una specie di breve viaggio nella memoria e
nel tempo. Cercherò di ringraziare qualcuno che ti ha aiutata, o almeno ci ha
provato. E rivedrò luoghi nei quali non mi reco da molti mesi. Erano luoghi di
speranza.
Silvano
C.©
(La
riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
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