sabato 17 maggio 2014

H


Come mi chiamo non ti interessa, del resto non interessa a nessuno. Solo a mia madre, sin quando è vissuta. Ma per il resto a nessun altro, né amico né parente, neppure a Dio, ammesso che esista, perché non è amandomi che mi ha conciato in questo modo, su una carrozzina, sin da quando avevo pochi anni, ma con la testa buona, giusto per farmi capire quanto avrei potuto avere e non avrò mai.

Dire che sono incazzato è poco. Neppure i politici mi hanno aiutato, anche quelli che si dicono di sinistra e vicini alla mia condizione. Basta politica. Ora voto chi so io, prima non votavo. Sono tutti venduti, col culo attaccato alla poltrona ed al loro interesse, ai loro vitalizi, intenti solo a far favori ai loro amici.

Mi hanno dato soldi per una casa con tutti gli accorgimenti più moderni, ed anche per un mezzo per spostarmi per strada. Da quando mi sono sposato mi hanno fatto avere un contributo anche per l’auto che può guidare mia moglie, ma che se si azzarda a parcheggiare in zone vietate, dove io non potrei altrimenti arrivare, ci fanno multa. Tutti stronzi, servitori di leggi stupide, senza umanità e giustizia, anche i vigili urbani.

Mia moglie l’ho sposata ormai da diversi anni, è originaria del Bangladesh, e per molto tempo, prima, è stata un aiuto indispensabile dopo la morte di mia madre e dopo che i miei fratelli, tutti, mi hanno abbandonato, con le scuse più diverse, per non dover aver a che fare con me.

Eppure sono conosciuto in giro, e nel paese dove vivo nessuno può fingere di non sapere chi sono e cosa ho fatto, quando potevo, lavorando a mio modo per dare il mio contributo alla cosiddetta "società". Ho lavorato ed ho lottato, per i miei diritti e per i diritti di tutti quelli come me, andando in giro a martellare le scalinate che mi impedivano di entrare nei posti pubblici, incatenandomi, arrivando più di una volta sui giornali, perché la cronaca vive delle mie disgrazie, e delle disgrazie degli sfortunati.

Ora sono stufo delle loro stupide regole, fatte solo per la gente sana. Io dovrei stare tranquillo, sparire in silenzio magari, o essere eternamente grato per tutto quello che mi hanno dato. E potermi muovere con le mia gambe, stronzi, avete mai pensato che è quello che vorrei di più al mondo? Avete mai provato a mettervi nella mia condizione? Non credo, anzi, ne sono certissimo.

Anche questi stupidi passaggi pedonali avete pensato per voi, non per me, che ora devo muovermi su una carrozzina elettrica e vorrei passare qui, non 100 metri più avanti, perché è qui che tutti quelli con le gambe passano, se ne hanno voglia, dopo aver guardato velocemente se arriva qualcuno.  

E voglio passare di qui anche io, chissenefrega se chi arriva in auto magari non mi vede bene…

                                                                                           Silvano C.©


( La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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