mercoledì 21 settembre 2022

Ma stia fermo!

Non si muova per favore. Resti immobile e mantenga la posizione nella quale le ho sistemata la testa. Non sorrida e non formi quelle rughe attorno agli occhi. Non così, non così, ma mi ascolti per piacere. Se non mi ascolta verrà fuori un ritratto impreciso, magari mosso o non adatto ad essere utilizzato. Ma porca miseria, mi sente quando parlo? Smetta di grattarsi l’orecchio. E guardi qui, non verso la lampadina o la finestra. Deve guardare qui. E non chiuda gli occhi, non mi faccia sprecare una lastra.

Il soggetto sembrava non dare importanza alle indicazioni del fotografo, reso nervoso da una notte difficile perché nella casa accanto avevano fatto rumori sino a notte fonda. Non credeva per nulla alla fotografia, la giudicava una falsità destinata a durare poche ore, superata dal tempo e dalla realtà. La fotografia non rende mai giustizia alla persona o all’oggetto fotografato, nemmeno se questo è inanimato come un monte o una colonna dorica di un tempio greco. Dopo pochi minuti, pochi giorni o pochi anni ciò che è ritratto dalla foto sarà cambiato. E allora perché darsi tanto da fare per far foto? Tuttavia, giusto per finire lo strazio della posa, rimase immobile per far concludere il lavoro al fotografo nervoso. Ciao Viz. Oggi ho pensato a questo.

                                                                                                     Silvano C.©  

                   (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.

Post più popolari di sempre

Post più popolari nell'ultimo anno

Post più popolari nell'ultimo mese

Post più popolari nell'ultima settimana