venerdì 23 settembre 2022

In fila

Rispettando scrupolosamente il mio turno e tentando sortite solo se si apre una via nuova trascino i giorni e vivo ora dopo ora. È più facile non immaginare troppo avanti e autolimitarmi. Tuttavia mi mancano certe decisioni all’ultimo istante, alcune enormi stupidaggini che hanno divertito me e anche altri, con danni per fortuna limitati. Resto in fila e tento di mimetizzarmi, controllo le mani e lo sguardo, tengo a bada l’istinto che mi vorrebbe un po' incosciente, fingo di essere accomodante perché ho capito che in certe situazioni ottengo di più che non piantando casini e volendo aver ragione quando so di averla. Ho scoperto il gusto dell’ipocrisia, del sorriso falso e dello sparire con chi non mi merita. Devo ancora arrivare ad accettare chi invece lo merita, chi ha il diritto di infastidirmi come e quando vuole, ma ci sto lavorando. Non mi assolvo, non potrei, ma intanto predispongo le tesi della difesa. Vorrei se tu volessi, potrei se tu potessi, ti ascolterei se tu parlassi, ti ascolto ancora e sento la tua voce anche quando sono in coda. A volte penso a cosa potrei portarti, te l’ho già detto altre volte. Sono in fila e mi viene in mente lo yogurt all’ananas. Poi non mi sposto, non serve che lo compri, non lo mangeresti. Ciao Viz. Oggi è stata una giornata strana, come al solito di attesa, sono sempre in attesa. Attendo la sera, attendo il mattino, attendo mezzogiorno, attendo il momento di passare da te, e attendo quando sono in coda.

                                                                                                     Silvano C.© 

                   (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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