Un sorriso si deve meritare

Inutile avere la faccia sempre nera, quando sono incazzato e anche quando incappo in un contrattempo. È inutile ma mi viene spontaneo, naturale, è la mia impostazione di default. Per combattere questa predisposizione mi devo concentrare appositamente, contare sino a non so quanto, convincermi che non mi conviene o non è il caso e poi, finalmente, apparire sorridente. In tempi recenti ho imparato a fingere di sorridere. Servono meno spiegazioni, incontro meno resistenze da parte di chi ho davanti e così facendo spesso ottengo risultati altrimenti insperati. Ma è una finzione, come se calcassi la scena teatrale e recitassi una parte. Il mondo vuole finzione, e anche chi è arrabbiato, ho capito da poco, finge di esserlo per il suo pubblico, per gli amici che lo vogliono così, per il suo partito, per i suoi follower, perché fa figo. Una grande presa in giro, alla fine della storia. Devo imparare a sorridere in modo diverso, almeno in due modalità: Modalità 1 – formale e distaccato, senza esagerare e senza emozione, per una vita di relazione abbastanza falsa e per la gente. Modalità 2 – più naturale e con meno freni, lasciandomi prendere dall’emozione e per esprimere così vicinanza ai pochi amici.

Un sorriso si deve meritare, un sorriso vero intendo. Se basta un suo surrogato inutile sprecare energie. Arrivederci ad un tempo migliore, Viz, perché il tuo sorriso sia senza nuvole e senza brutte notizie che mi tieni nascoste per non farmi preoccupare. Ormai molti di quei pensieri sono superati ma non posso non ricordarli, ogni giorno, esattamente ogni giorno.

                                                                                                     Silvano C.©  

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