Probabilmente sono più adatte le seconde ad esprimere l’idea evolutiva di ogni impresa, di ogni progetto e della vita stessa. Il volo parabolico simula con un artificio l’assenza di gravità, ma è solo un inganno dei nostri sensi e non dura a lungo. Se si esagera ci si schianta al suolo. Le montagne russe invece producono variazioni nella direzione del moto volutamente destabilizzanti e, nel loro tratto più spettacolare, prima fanno andare verso l’alto e poi precipitare verso il basso, si vede perfettamente che si cade, si capisce quello che succede e lo stomaco reagisce. Del volo parabolico tuttavia non ho esperienza, potrei dire stupidaggini, meglio che mi fermi. Le montagne russe e l’ottovolante invece sono più alla mia portata e se anche non ci salgo da anni ne conservo il ricordo.
E perché mi viene in mente questa cosa proprio adesso? Perché ho da tempo raggiunto la mia altezza massima e sto cadendo verso il basso. Matematicamente ho superato la metà della gaussiana ma non ho la più pallida idea di come proseguirà la curva, posso solo fare supposizioni o avere speranze e illusioni. Ciao, Viz. Siamo stati assieme mentre eravamo in alto, e devo dire che è stato piacevole. Arrivederci.
Silvano C.©
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