lunedì 11 luglio 2022

Che mestiere fai?

Non è una domanda corretta, non va interpretata letteralmente perché non si riferisce al lavoro svolto. Vorrebbe centrare l’attenzione su altri aspetti della vita, più su come ci si presenta e su come ci si racconta.

Così diventa difficile rispondere in prima persona, dovrebbero farlo gli altri, quindi mi perderò in considerazioni alla rinfusa più o meno riferite al tema.

Qualcuno di mestiere si lamenta e il piangere miseria a suo modo porta anche frutti. Genera compassione ma non automaticamente. Se appena mi rendo conto che non tutti i tasselli trovano il loro posto inizio a essere insofferente e a rifiutare il lamentoso seriale. Magari non lo dico esplicitamente al soggetto interessato, inutile farlo perché potrei sbagliarmi, e sarebbe imperdonabile, ma potrei aver ragione, e allora avrei guadagnato un nemico in più. Meglio lasciar perdere, rimanere in osservazione e intervenire solo dopo aver acquisito elementi sicuri. Sempre che ne valga la pena.

Altri di mestiere fanno i cacciaballe, cioè raccontano bugie per motivi i più diversi. Qualcuno è un conquistatore di donne, qualcun altro vince sempre al gioco, altri ancora sanno tutto di tutto e se fossero al posto di questo o quello avrebbero la soluzione di ogni problema. Sono tantissimi i cacciaballe. Sicuramente un po' credo di esserlo anch’io.

E tu che mestiere fai, o pensi di fare? La risposta cercala negli sguardi, nelle telefonate, nelle osservazioni casuali o nelle smorfie.

                                                                                                     Silvano C.©  

                   (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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